E’ una stagione di prosa ricca e interessante quella proposta dal Teatro Carcano. Si va dalla commedia in stile pochade di Georges Feydeau ai classici di Carlo Goldoni, passando per un’opera contemporanea di Andrea Camilleri. Vediamo dunque di passare in rassegna gli spettacoli in cartellone da ottobre a fine aprile.
Ottavia Piccolo inaugura l’anno con un’opera di Stefano Massini: Donna non rieducabile per la regia di Silvano Piccardi, in scena dal 13 al 16 ottobre. Un monologo politicamente e socialmente impegnato, in cui l’attrice milanese propone in forma autobiografica la lettura di alcuni articoli di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa nell’ottobre 2006 a Mosca. Uno spettacolo di denuncia in cui viene dato spazio all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di una donna indifesa e tenace.
Il clima si fa più leggero dal 19 al 30 ottobre con l’arrivo di una pochade di Georges Feydeau: L’hotel del libero scambio, con Antonello Fassari e Nicola Rignanese , qui diretti da Roberto Valerio, che insieme a Umberto Orsini ha curato l’adattamento teatrale. Nella pièce vengono messi a nudo i vizi della società di fine ‘800, sorprendentemente attuali. Una descrizione che è uno specchio dei tempi, con meccanismi tipici della farsa collaudati e perfettamente funzionanti.
Un’opera più moderna viene presentata dal 3 al 13 novembre: Diamoci del tu vede protagonisti Anna Galiena ed Enzo Decaro, con la regia di Emanuela Giordano. E’ la storia della convivenza tra un uomo e una donna, che per una volta non sono marito e moglie, ma una domestica e il suo datore di lavoro. Vengono analizzati l’assenza di rapporti e di affetti tra i due, finché qualcosa nella mente del protagonista, un famoso romanziere, non cambia, costringendolo a rivedere molti aspetti della sua vita.
Dal 16 al 20 novembre arriva al Carcano uno spettacolo inedito e assolutamente originale: Angelicamente anarchici. Scritto da don Andrea Gallo e Fabrizio de André, è diretto e interpretato da Michele Riondino. E’ una sorta di quinto Vangelo quello che viene raccontato in questo monologo. Tra Don Gallo e il cantautore genovese c’è stata un’amicizia intensa e fortissima: li accomunavano la sete di giustizia, la cultura libertaria e soprattutto la visione della vita come visione e incontro privi di qualsiasi pregiudizio.
Dopo il grande successo ottenuto nel 2014 proprio al Teatro Carcano con Magazzino 18, dal 24 novembre al 4 dicembre torna Simone Cristicchi e stupirà gli spettatori con una storia poco conosciuta, ma non per questo meno affascinante. Il secondo figlio di Dio è l’avventura di un grande mistico, l’utopia di un visionario di fine Ottocento, in grado di unire popoli, fede religiosa e giustizia sociale.
Dal 14 al 18 dicembre è di scena invece l’arte con Caravaggio, uno spettacolo scritto e interpretato da Vittorio Sgarbi, diretto da Angelo Generali e che prevede le musiche dal vivo di Valentino Corvino. Il famoso critico ripercorre la vita e l’arte rivoluzionaria e innovatrice di Michelangelo Merisi, raccontandoci la storia di un artista “doppiamente contemporaneo. E’ contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera”. Secondo Sgarbi, “non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire il nostro Caravaggio, ma il nostro Novecento”.
E’ invece un classico di Carlo Goldoni ad aprire il 2017. La locandiera diretta da Andrea Chiodi vede impegnati in scena dal 12 al 22 gennaio Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala e Francesca Porrini. E’ la storia di Mirandolina, furba donna d’affari ante litteram che gestisce a Firenze una pensione ereditata dal padre. Corteggiata senza tregua dagli avventori della locanda, Mirandolina non si concede a nessuno, ma si diverte allo stesso tempo a lasciare aperta la porta di un’eventuale conquista.
Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine sono i protagonisti di Il Casellante, scritto da Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, che ne ha curato anche la regia. Lo spettacolo sarà in scena dal 25 gennaio al 5 febbraio. Si tratta di uno dei racconti mitologici più divertenti dello scrittore siciliano. E’ la storia di un cambiamento visto come metafora di un modo di essere e ragionare tipicamente siculo. Sulla scena si muovono personaggi reali, visti dalla fantasia di uno dei più abili narratori contemporanei.
Dal 9 al 19 febbraio la palla passa a Leo Gullotta che propone Spirito allegro, una commedia di Noel Coward qui diretta da Fabio Grossi. L’impianto dello spettacolo è decisamente classico. Ci viene presentata la figura di Charles Condomine, un modernissimo romanziere, grande appassionato di scienze occulte. Deciso a raccogliere materiale per un suo libro, Charles inviterà a casa propria una medium con l’intenzione di mettere in piedi una seduta spiritica. La situazione sfuggirà però di mano a tutti e arriverà addirittura un fantasma a dare il tormento al povero scrittore.
Si ride ancora dal 1° al 12 marzo con una commedia francese, Le prénom. Scritta da Mathieu Delaporte e Alexandre de la Patellière, l’opera è adattata per il teatro italiano da Fausto Paravidino. La regia è di Antonio Zavatteri e ne sono protagonisti Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szanislò. La trama è incentrata sulla vita di cinque quarantenni. Non mancano i colpi di scena, le battute comiche, i rancori, le storie d’amicizia e i legami profondi. Una serata tra amici diventa qui il pretesto per un gioco sottilmente provocatorio, che diventa il ritratto di un’intera generazione.
Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti tornano a grande richiesta sul palcoscenico del Teatro Carcano per riproporre, dopo il successo della passata stagione, Matti da slegare di Axel Hellstenius. Diretti da Gioele Dix, i due attori presentano un’interpretazione divertente, credibile e in alcuni momenti addirittura commovente. Uno spettacolo privo di retorica e mai banale e scontato, che tratta il difficile tema delle malattie mentali. La divertente vicenda di due amici divenuti inseparabili dopo il ricovero in una struttura ospedaliera psichiatrica.
Dal 29 marzo al 9 aprile tocca a un’altra commedia di Carlo Goldoni: Il Bugiardo. Adattato da Alfredo Ariàs (qui anche regista) e Geppi Gleijeses, si avvale dell’interpretazione dello stesso Gleijeses, in scena insieme al figlio Lorenzo, a Marianella Bargilli, Andrea Giordana, Mauro Gioia, Valeria Contadino, Luciana D’Amico e Luchino Giordana. Qui Goldoni avverte il pubblico del pericolo rappresentato dalla bugia, un’arma a doppio taglio che si rivela un boomerang contro chi se ne serve. Un copione tipico della Commedia dell’Arte del Settecento che non mancherà di divertire gli spettatori.
E’ infine un classico di William Shakespeare a chiudere la stagione del Teatro Carcano: Misura per misura, in scena dal 26 aprile al 7 maggio con la regia di Jurij Ferrini, protagonista anche in scena con Matteo Alì, Rebecca Rossetti, Michele Schiano di Cola e Angelo Tronca. Antesignano del noir, lo spettacolo potrebbe essere definito una sorta di poetico e affascinante thriller ante litteram, misterioso, cinico e amaro. Qui si vedono contrapposti i due poli della Giustizia e della Misericordia, con un bisogno reciproco direttamente proporzionale di questi due concetti.
Ce n’è per tutti i gusti, dunque, dalla tragedia alla commedia, dalla satira all’impegno politico, per una stagione estremamente ricca e interessante che, ne siamo sicuri, non deluderà il pubblico milanese nemmeno quest’anno.
Andrea Simone