Un evento naturale non previsto e uno strano – per non dire inquietante – collega possono rivelarsi un binomio micidiale. Soprattutto per Ester e Lisa, che a causa di un parcheggio allagato, rimangono bloccate di venerdì sera in ufficio assieme a Barzaghi, il compagno di lavoro che ognuno evita come la peste, perché controlla tutti e fa la spia. La convivenza forzata porterà però i tre a conoscersi meglio e a gettare la maschera. Ovviamente non mancheranno le sorprese e i colpi di scena.
Non dirlo a nessuno è l’ottava commedia della stagione al Teatro Martinitt ed è in scena fino all’11 marzo. Scritta a quattro mani da Chiara Boscaro e Marco Di Stefano che ne firma anche la regia, vede protagonisti Ussi Alzàti, Emanuele Arrigazzi e Barbara Bertato.
Intervista a Ussi Alzàti
“Ci troviamo di fronte a una sorta di “Grande Fratello” senza telecamere dove i protagonisti sono costretti a convivere senza averlo scelto?”
“Diciamo che devono stare insieme un po’ più a lungo del previsto. Sono in un ufficio, da dove non possono uscire a causa di una bomba d’acqua, quindi sono obbligati a subire una situazione senza poter decidere di fare quello che vogliono”.
“Ma è proprio un male che i tre si siano trovati in questa situazione o ci sono anche lati positivi?”
“Ci sono anche lati positivi. Sul momento non la prendono in modo così drammatico. Sono tre personaggi molto diversi tra loro, quindi vivono stati d’animo diversi e hanno alle spalle vissuti molto differenti. Due di loro vanno molto d’accordo, mentre il terzo è un tipo anomalo che getta un po’ di scompiglio e crea qualche imbarazzo per la sua stranezza. Poi però avranno modo di conoscersi e di scoprire che in realtà possono andare molto più d’accordo di quanto pensino. Soprattutto scopriranno alcuni segreti l’uno dell’altro e questo aspetto si rivelerà utile”.
“Vengono a galla verità nascoste?”
“Sì, anche se ve ne voglio raccontare solo una: il personaggio interpretato da Emanuele Arrigazzi, che può far nascere un po’ di diffidenza in quanto un po’ strambo, alla fine si rivelerà una figura molto positiva. Nella sua stranezza si dimostrerà molto più sensibile e attento di altri che invece, apparentemente, potrebbero essere i veri “amici”. E’ l’unico uomo, perché il cast è formato da due femmine e un maschio. Ci sembra bello in questo momento sottolineare la sensibilità del personaggio e le sue attenzioni. Ci sarà un finale impegnativo sotto certi aspetti, ma molto interessante”.
“Se nella vita reale le capitasse una situazione simile, lei come reagirebbe?”
“Se sono costretta a stare in un posto, cerco di vivere positivamente la situazione. Tendenzialmente tenterei di rendere interessante il periodo che devo passare in quel luogo. Non sono una che si scompone tanto. Non amo i cambiamenti di programma, ma quando non ci sono altre soluzioni lascio che gli eventi seguano il loro corso, quindi proverei a sfruttare la situazione a mio vantaggio”.
(intervista e riprese video di Andrea Simone)