“APPICCICATI”: DISINCASTRATE SUBITO QUEI DUE!

La storia che stiamo per raccontarvi sembra una leggenda metropolitana. Nessuno potrebbe mai credere a un fatto del genere, ma se chiedete a medici e infermieri di un qualunque pronto soccorso, vi confermeranno che i casi simili non sono pochi: un uomo e una donna che rimangono incastrati senza più riuscire a separarsi dopo un rapporto sessuale occasionale consumato la sera stessa che si sono conosciuti nel bagno di una discoteca. Una situazione che definire imbarazzante è un eufemismo, anche perché l’infermiera di turno non sembra assolutamente intenzionata ad aiutare la coppia.

Appiccicati è un musical in scena al teatro Filodrammatici di Milano fino al 26 maggio. Scritto da Ferràn Gonzales, Alicia Serrat e Joan Miguel Pérez e diretto da Bruno Fornasari che assieme a Daniele Vagnozzi ha curato anche la traduzione, lo spettacolo vede protagonisti Marta BelloniCristian RuizStefania Pepe e al pianoforte Antonio Torella.

4 domande a Cristian Ruiz

“Insomma, è proprio il caso di dire che con quello che ti è capitato, non solo hai trovato l’anima gemella, ma l’anima gemella siamese!”

“Assolutamente sì! Abbiamo sentito tante storie simili, ma viverle in prima persona – anche se solo in uno spettacolo teatrale – può essere traumatico e claustrofobico. In realtà, poi, si scopre che le persone più vicine a noi e di cui sospettiamo meno si rivelano quelle più giuste.”

“E’ un fatto negativo che però porta a una conoscenza interessante, giusto?”

“E’ proprio quello che succede nello spettacolo che parte a bomba! C’è un conflitto molto grande tra due persone che fanno sesso casuale nel bagno di una discoteca. E’ una cosa che succede in quel momento e che dovrebbe finire lì, invece i due si scoprono anime gemelle, quindi lo spettacolo ha una tenerezza di fondo che è la sua arma vincente.”

“Non capita mai che il Teatro Filodrammatici metta in scena un musical. Gli spettatori sono più abituati alla prosa. Come hanno accolto il debutto di questa forma di spettacolo?”

“Probabilmente è addirittura il primo musical che il Filodrammatici mette in scena. Noi abbiamo avuto una risposta positivissima. La forza di questo spettacolo è che piace a quelli a cui non piace il musical e che lo prende in giro. Quando noi cantiamo, dichiariamo smaccatamente che stiamo per cantare o prendiamo in giro i famosi duetti musicali. Alla prima ci sono stati picchi di approvazione e applausi a scena aperta. Pur non volendolo, abbiamo avuto un pubblico simile a quello che vediamo nei teatri dei musical. Quindi ci siamo stupiti che le persone abituate a un certo tipo di teatro abbiano gradito la nostra piccola grande digressione verso quel tipo di show.”

“Quanta satira c’è nello spettacolo?”

“Io non parlerei di satira, perché secondo la mia opinione è una storia abbastanza verosimile. Non è una vera e propria denuncia. C’è la descrizione di un certo tipo di sanità, e noi utilizziamo la figura dell’infermiera lavativa a cui non va di fare niente, anche se credo che la realtà sia molto diversa e distante. Per noi è una figura importantissima, perché rappresenta il cattivo della situazione. E’ vero che gli incontri possono essere molto fugaci, c’è molta facilità tra le persone ad avere relazioni velocissime, però è anche vero che le situazioni come la nostra capitano da sempre e possono capitare sempre: il colpo di fulmine o l’ondata di ormone possono arrivare a tutti a prescindere dalle chat. Non auguro però a nessuno di rimanere appiccicato!”

Intervista di Andrea Simone

Si ringrazia Antonietta Magli per il supporto professionale