Un padre e una figlia. Una discussione nella quale i toni si alzano fino a diventare insopportabili e che si chiude in maniera tragica, ma una speranza c’è ancora. Attaccandosi a quella, aspettando che il destino si mostri generoso, c’è il tempo per fare dei passi a ritroso.
Beata gioventù è in scena al Teatro Leonardo di Milano il 23 e il 24 novembre. Scritto da Valeria Cavalli, che ha anche firmato la regia con Claudio Intropido, lo spettacolo vede protagonisti Andrea Robbiano e Claudia Veronesi.
Parla Andrea Robbiano
“Che tipo di tragedia vivono questo padre e questa figlia?”
“Vivono la tragedia che vivono la maggior parte dei genitori e dei figli, cioè la difficoltà di comunicare l’uno con l’altro soprattutto nel periodo dell’adolescenza, quando i due linguaggi divergono di più e quindi lo scontro si fa ovviamente più duro.”
“Sono molto importanti i sogni che i protagonisti hanno lasciato per strada, giusto?”
“Sì, anche se in realtà non sono così manifesti. Sicuramente c’è un padre che ha chiuso una relazione con la madre della ragazza e che non è mai riuscito ad esprimersi totalmente nella sua vita né a raccontarsi. Dall’altra parte c’è una figlia che ha mille sogni, e che pensa ancora di poterli giustamente realizzare, ma probabilmente non riesce ancora a dar loro un nome. Però trova nel padre il nemico e la persona che intralcia i suoi sogni.”
“Siamo di fronte a uno scontro generazionale?”
“Assolutamente sì, ma è soprattutto lo scontro tra due persone che hanno difficoltà a comunicare: la figlia perché è strabordante, ha tanto da raccontare ma non ha i mezzi per farlo, e il padre, che avrebbe i mezzi per farlo, ma ha paura di raccontarsi e di raccontare. Prova una sorta di pudore.”
“Quali sono le tematiche più importanti affrontate nello spettacolo?”
“Uno dei motivi focali per cui i due discutono, litigano e si scontrano è proprio il rapporto con altre culture, quindi la curiosità della figlia per altre culture, e il timore del padre che non è prevenuto ma è un po’ timoroso dell’incontro della figlia. Poi ci sono l’ordine e il disordine, che sono un tema tipico dell’adolescenza e del rapporto dell’adolescenza con il genitore; l’amore e il confronto con la storia passata: una ragazza che è curiosa di sapere come si sono innamorati i suoi genitori.”
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringrazia Alessandra Paoli per il supporto professionale