Baltimora, 1951. La giovane afroamericana Henrietta Lacks sta per morire per un tumore e i medici, senza chiedere alcun consenso, prelevano un campione dei suoi tessuti, accorgendosi presto di un fenomeno mai registrato prima nella storia della medicina: le cellule tumorali continuano a crescere fuori dal corpo, Henrietta è “immortale”.
HeLa ovvero l’immortalità di Henrietta Lacks è in scena al Teatro Filodrammatici di Milano fino al 2 aprile. Lo spettacolo è stato scritto da Nicola Bortolotti e Lorenzo Fontana, che ne sono anche protagonisti. Le voci fuori campo sono di Elena Russo Arman e Alessandro Mor.
La parola a Nicola Bortolotti
Partiamo dal titolo: che cosa significa tecnicamente “HeLa”?
E’ la linea cellulare ricavata dalle cellule di Henrietta Lacks, una donna morta a Baltimora negli anni Cinquanta, che ha donato alla ricerca scientifica le prime cellule umane immortali.
Lo spettacolo è quindi tratto da una storia realmente accaduta, giusto?
Esattamente e non racconta soltanto la vicenda legata più strettamente all’ambito scientifico ma anche a quello familiare concernente Henrietta e la figlia Deborah, che dopo 25 anni si metterà sulle tracce della madre che non ha quasi conosciuto.
Essendo anche coautore dello spettacolo con Lorenzo Fontana, mi viene da chiederti perché questa vicenda ti ha colpito così tanto.
L’abbiamo scoperta mentre stavamo lavorando su un altro progetto legato alle tecniche messe in atto per l’allungamento della vita. A farcela conoscere è stato un amico che ci ha segnalato un libro su questa storia. Ci siamo appassionati, documentati ulteriormente e abbiamo deciso di comporre una drammaturgia che raccontasse questa storia.
E’ giusto dire che la scienza e la medicina hanno un debito di riconoscenza nei confronti di Henrietta Lacks?
Non so se lo sia, perché assistiamo a una serie di comportamenti e tendenze antiscientifiche che sinceramente non sposiamo e che non hanno niente a che fare con il discorso portato avanti all’interno del nostro lavoro. Per molti anni, sicuramente, l’apporto di Henrietta Lacks non è stato riconosciuto né dalla scienza né da chi si è occupato di questa storia. Infatti molte persone addette ai lavori, come medici, studenti e professori universitari conoscono perfettamente la linea cellulare HeLa ma non la vicenda che c’è dietro, né tantomeno chi sia la donatrice di queste cellule.
- Intervista di Andrea Simone
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- Si ringrazia Anna Defrancesco Gatti