Pilar Bravo & Fred Santambrogio, “Cantierememoria”

Cantierememoria è una rassegna che si svolgerà dal 6 dicembre all’8 gennaio 2023 alla Casa della memoria. Cantierememoria si propone come un vero e proprio cantiere sociale e culturale aperto ai vari cittadini e articolato in diverse sezioni. La manifestazione, organizzata da OP.64_Solocanto, prima compagnia di opera contemporanea di Milano diretta da Pilar Bravo e Fred Santambrogio, è una rassegna mutiforme di concerti, laboratori, spettacoli, proiezioni di film, mostre, incontri, rivolti ad adulti, ragazzi e bambini.

Intervista a Pilar Bravo e Fred Santambrogio

Che cos’è Cantierememoria?

Pilar Bravo: Cantierememoria è una rassegna culturale che il Comune di Milano assegna alla Casa della Memoria per far sì che Casa della Memoria, che è un’istituzione importante a Milano dove ha più associazioni contro il terrorismo e il ricordo della Shoah, sia viva durante le festività. Milano spesso si svuota, le proposte culturali sono poche e quindi il Comune di Milano decide di aprire questo bando perché la cittadinanza rimasta a Milano abbia una proposta culturale gratuita per tutti i pubblici.

Chi sono gli artisti coinvolti?

Fred Santambrogio: Abbiamo Marta Cuscumà, che apre la rassegna di teatro di prosa con E’ bello vivere liberi in collaborazione con il Piccolo Teatro – Teatro d’Europa. Poi abbiamo ServoMutoTeatro con Polvere, uno spettacolo che ha vinto un sacco di premi. Abbiamo poi Erika Urban che legge con improvvisazioni musicali dei testi di Daniela Morelli. Sono dei testi radiofonici scritti per la Radio Svizzera Italiana tempo fa sul tema legato alla guerra. Poi abbiamo due produzioni dell’Atir. Una si chiama Federico ed è sulla vita di Federico Garcia Lorca, fatta da Maria Pilar Perez Aspa e l’altro è una bellissima lettura da cui abbiamo preso il titolo per la rassegna, che è La vita davanti a sé, tratto dal romanzo di Roman Gary, fatto da Arianna Scommegna e Giulia Bertasi alla fisarmonica. Queste sono le proposta di prosa più importanti. Abbiamo anche degli spettacoli di danza: Cassandra e Albatros.

Quali manifestazioni sono previste?

Pilar Bravo: Abbiamo una serie di laboratori pensati sia per grandi che per piccoli. Da una parte abbiamo il laboratorio di scrittura creativa con Daniela Morelli. Poi abbiamo lettura espressiva con Fred Santambrogio e una serie di laboratori di canto e teatro proposti da OP_64, quindi lo faremo noi. Poi abbiamo un laboratorio molto bello affiancato anche a un concerto.

Fred Santambrogio: Abbiamo Irina Solinas, che però non è un laboratorio ma un ibrido tra la musica, il teatro e il cinema, perché si è ispirata a La città invisibile di Italo Calvino per raccontare la guerra attraverso i documentari di un premio Pulitzer, videomaker e giornalista video e fotografico di guerra, che speriamo possa venire in presenza. Non sa ancora se viene mandato in missione, quindi questa è una cosa un po’ particolare, però ci saranno i suoi filmati con la musica dal vivo di Irina Solinas.

Qual è il filo conduttore della manifestazione?

Fred Santambrogio: Il Comune di Milano aveva dato un cappello, che è una riflessione contro la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali. Poi ci ha chiesto di fare un sottotitolo. Il nostro sottotitolo è La vita davanti a sé proprio perché l’idea è quella di partire da una riflessione sulla guerra, di parlare della guerra e dei vari legami che si rompono e che si intrecciano, ma poi cerchiamo di dare – soprattutto perché siamo a cavallo tra la fine di un anno e l’inizio di un altro – una chiave di speranza di possibilità.

Il nostro pensiero è stato: cosa è meglio de La vita davanti a sé come titolo? Abbiamo alle spalle tutta la storia dell’umanità come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali, però possiamo guardare oltre. La vita davanti a sé è quello che abbiamo davanti. All’interno del romanzo di Roman Gary viene trattato un rapporto di affetto molto forte tra persone estremamente diverse. Quindi l’idea è quella che attraverso l’unione delle diversità si possano affrontare i conflitti in maniera differente.

  • Intervista video di Andrea Simone
  • Si ringrazia Isabella Rotti
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