Torna lo spettacolo cult del Teatro Filodrammatici, una sapiente “macchina da guerra” fatta di battute sagaci e trovate sceniche senza esclusione di colpi. Una festa attende Nico, Enri, Robi e Dani, i quattro fratelli protagonisti dello spettacolo, riuniti per il cinquantesimo anniversario di matrimonio dei propri genitori. L’idea è che tutto sia perfetto, con tanto di torta nuziale, discorso dei figli e fotografie agli sposini nel parco, vicino al laghetto con le paperelle. Qualcosa non va però come dovrebbe…
N.E.R.D.s – sintomi è in scena al Teatro Filodrammatici di Milano fino al 28 novembre. Scritto e diretto da Bruno Fornasari, lo spettacolo vede protagonisti Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Riccardo Buffonini e Umberto Terruso.
A tu per tu con Riccardo Buffonini
Presentaci un po‘ il tuo personaggio, soprattutto dal punto di vista caratteriale.
Siamo quattro attori, che interpretano due personaggi a testa all’interno dello spettacolo: io sono Dani, uno dei quattro fratelli; Laura, una delle donne-fidanzate-amanti degli altri personaggi, e un terzo carattere di cui non posso parlare, perché altrimenti svelo troppo e non va bene. Sono molto in conflitto con se stessi e soprattutto con gli altri. Non riescono ad accettare la propria debolezza. Quindi, anziché risolvere insieme agli altri le loro problematiche, li aggrediscono. Sono piuttosto cinici e aggressivi, ma allo stesso tempo anche molto comici, perché mostrando le loro fragilità, risultano divertenti, ironici, assurdi e a volte surreali.
Siamo di fronte al ritratto di una generazione?
Assolutamente sì. L’aspetto straordinario di N.E.R.D.s è che l’autore e regista Bruno Fornasari ha delineato dei confini molto precisi con la propria scrittura, che gli ha permesso di essere universale, come hanno fatto i greci classici, che hanno determinato i confini del mondo umano e le loro debolezze. Questo testo risuona ancora oggi, a sei anni dal debutto. E’ veramente un privilegio poter recitare in questo spettacolo e sentire riecheggiare queste parole, che sono proprio lo specchio della società di oggi. Come pièce, funziona non solo perché è una macchina comica incredibile, ma perché lo spettatore riesce a riconoscere se stesso, sia nei personaggi che nelle loro dinamiche familiari e interpersonali.
Perché questo spettacolo è stato definito “una commedia dal cuore nero”?
Perché riusciamo a tirar fuori quel lato oscuro che risiede in ognuno di noi nel quale il pubblico si ritrova.
Che cosa significa il titolo “N.E.R.D.s” e quali sono i sintomi di cui parla il sottotitolo?
I sintomi sono i classici bruciori di stomaco: l’acronimo N.E.R.D.s significa “non erosive reflux disease syndrome”. “Nerds” potrebbe anche essere inteso nell’altro senso più comune e i nostri personaggi sono un po’ dei nerd. Principalmente, però, si tratta proprio di quel reflusso gastrico che viene quando si bloccano delle emozioni e delle sensazioni che noi somatizziamo.
- Intervista video di Andrea Simone
- Foto di Laila Pozzo
- Si ringrazia Antonietta Magli
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