Marco Cavalcoli & Gianmarco Saurino, “Blue Thunder”

1 taxi, 3 uomini, 40 minuti per salvare una famiglia. Sono le 3 del mattino in una piccola città dell’Irlanda. Il nightclub è chiuso e Brian non prenderà altre corse fino a domani. Ma quando i suoi figli ubriachi si presentano chiedendo un passaggio a casa, diventa chiaro che la notte è appena iniziata.

Blue Thunder è in scena al Teatro Leonardo di Milano dal 19 al 21 maggio. Diretto da Mauro Lamanna, protagonista anche in scena, lo spettacolo vede la partecipazione di Marco Cavalcoli e Giammarco Saurino.

Intervista a Marco Cavalcoli e Giammarco Saurino

Perché 40 minuti sono determinanti per salvare una famiglia?

Giammarco Saurino: Lo diventano nel momento in cui i tre personaggi si ritrovano costretti da una costrizione di spazio. Tutti e tre passano 40-50 minuti in un taxi. Questa costrizione spaziale impone loro di doversi dire delle cose che non si sono mai detti. A poco a poco ogni personaggio sa qualcosa degli altri ma non tutto, quindi si svelano dei segreti che tutti e tre avevano tenuto nascosti fino a quel momento.

Segreti che non vengono tanto dalla voglia di tenerli occultati quanto da una certa incapacità di poterli comunicare a chi fa parte della nostra famiglia. In questo lo spettacolo è estremamente contemporaneo, perché mette in scena tre uomini con tutti i difetti degli uomini del nostro tempo, come l’incapacità di comunicare le proprie emozioni e i propri sentimenti, soprattutto nel momento in cui si parla di tre donne che non sono messe in scena ma che per tutti e tre i personaggi sono fondamentali.

Cosa avviene nel taxi di Brian?

Marco Cavalcoli: Un incontro imprevisto con i suoi due figli minori e un’oretta scarsa ad alta intensità in cui il padre e i due figli scoprono delle cose che non sapevano l’uno dell’altro e quanto siano distanti nonostante l’affetto familiare, non solo geograficamente in alcuni casi. Si trovano in mezzo a un confronto familiare inedito che non viene risolto nello spettacolo ma lo sarà alla fine, chissà in quale maniera.

E’ lo specchio di una famiglia?

Giammarco Saurino: E’ lo specchio di molte famiglie. L’altro giorno, dopo l’ultima replica che abbiamo fatto ad Arezzo, molta gente ci ha detto che questo è uno spettacolo per famiglie, nonostante il linguaggio estremamente crudo a tratti e malgrado non venga immediatamente connotato nell’ambito degli spettacoli per famiglie, ma è proprio uno spettacolo sulla famiglia e di conseguenza per essa.

Quali sono le tematiche principali?

Marco Cavalcoli: Il rapporto fra uomini all’interno di una famiglia, quello tra genitori e figli, il senso di responsabilità nei confronti della vita e delle altre persone. Poi c’è un grande tema che innerva di sé tutto il dialogo fra i tre personaggi, evocando anche delle figure che non sono mai viste: quello dei rapporti con l’altro sesso e in particolare all’interno di dinamiche di abbandono, comunque di crisi delle relazioni e dei rapporti. Il macrotema che li comprende un po’ tutti è la difficoltà della relazione.

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Alessandra Paoli per la collaborazione
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