Contenuti zero varietà è uno spettacolo che intende ricalcare le antiche orme del tradizionale varietà di un tempo. In scena si alternano numeri musicali, pezzi comici, sketch, scenette e momenti corali sorprendenti. Lo spirito dello spettacolo è però assolutamente figlio dei nostri giorni, un periodo buio dove l’obiettivo è quello di far brillare di nuovo le scintillanti luci del varietà.
Diretto da Pablo Solari, Contenuti Zero Varietà è in scena al Teatro Leonardo di Milano per sette date: il 16 e il 30 gennaio, il 13 e il 27 febbraio, il 13 e il 27 marzo e il 17 aprile. Ne sono protagonisti Lorenzo Attanasio, Bruno Bassi, Valentina Cardinali, Andrea Delfino, Carlo Amleto Giammusso, Tano Mongelli, Giuseppe Scodittie Giulia Vecchio. Tutti gli attori sono anche autori e ideatori del testo.
Parla Giuseppe Scoditti
“Cosa significa che questo spettacolo punta alla pancia dello spettatore ma soprattutto alla sua vescica?”
“(ride) Significa che noi arriviamo prepotentemente nel panorama teatrale italiano con un’ironia e un modo di vedere le cose completamente nuovo. Quindi lo spettacolo è una miscela di sketch, monologhi, canzoni, ospiti, colpi di scena, sipari che non si aprono, scenette che non partono e non finiscono, un dottore – Gianni Sperti – scanzonato e un presentatore pazzo. Dunque è uno spettacolo che sorprende e stupisce costantemente perché è imprevedibile. Lo spettatore ride, si sconvolge, applaude, poi ride di nuovo. Non è un varietà classico in stile Sanremo o in stile Rai, ma vuole essere sgangherato e potente: una mitragliata di sensazioni, perché noi siamo molto umili. (ride)”
“Perché questo spettacolo è un prodotto dei nostri giorni?”
“Ci teniamo a precisare questo concetto perché le forme dello spettacolo sono tutte classiche; fanno parte di questo genere, il varietà, che si è perduto. La scommessa è proprio quella di unire a queste forme un po’ demodé e vintage degli anni ’50 dei contenuti assolutamente moderni, contemporanei e attuali, quindi lo spettacolo vuole giocare molto su questo contrasto.”
“Questo spettacolo non ha una funzione di dover raccontare qualcosa, ma solo di puro intrattenimento, giusto?”
“In realtà questo è l’aspetto che noi vogliamo far passare: quello di uno spettacolo divertente e scacciapensieri. Da qui nasce anche il titolo “Contenuti zero”, che si vuole opporre completamente a un teatro di oggi molto pregno di significati e concettuale. “Contenuti zero” vuole invece avere come cifra stilistica libertà e leggerezza. Dall’altra parte, se si viene a vedere lo spettacolo, si scopre che i contenuti sono tantissimi ma vengono sempre trattati con ironia, intelligenza, sagacia e tanto divertimento.”
“E’ un omaggio al varietà oppure lo prendete anche un po ‘in giro in modo affettuoso?”
“E’ un omaggio al varietà di cui noi siamo grandi amanti. Amiamo molto gli attori che hanno solcato il varietà da cui sono partiti: Totò, Walter Chiari, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e tanti altri. E’ nato con l’intento di fare un tributo a questi grandissimi artisti, senza però avere la stessa solennità e la stessa importanza. E’ molto più “rock”, però non vuole assolutamente esserci autoironia nei confronti del varietà.”
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringrazia Alessandra Paoli per la gentile collaborazione