La storia grottesca di due coniugi alle prese con un matrimonio che sta andando allo sfascio e che decidono di sperimentare la formula della “coppia aperta” per risolvere i problemi della loro relazione. Ma la “coppia aperta” in realtà è un’invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà di immaturo, vanaglorioso Don Giovanni, (con comico strazio della moglie ridotta a maldestri tentativi di suicidio).
Coppia aperta quasi spalancata è in scena al Teatro Delfino di Milano dal 15 al 17 febbraio. Scritto da Dario Fo e Franca Rame, lo spettacolo è diretto da Carlo Emilio Lerici e vede protagonisti Antonio Salines e Francesca Bianco.
La parola a Carlo Emilio Lerici
“Questa commedia è stata scritta nel 1983 da Dario Fo e Franca Rame. Quanto avete mantenuto del testo originale e quanto lo avete modificato?”
“In realtà il testo originale – così come è pubblicato – non corrisponde alle varie edizioni che si sono susseguite scritte da Franca Rame. Il testo è un canovaccio su cui si mettono tante cose della propria vita personale. Ce n’erano molte aggiunte e inventate da Franca Rame abbastanza corrispondenti al personaggio interpretato da Francesca Bianco e che abbiamo utilizzato ampiamente. Il testo è assolutamente fedele, perché le storie di tradimenti sono universali e vanno avanti allo stesso modo da secoli.”
“E’ una coppia che scoppia o che nonostante tutto tiene?”
“Le coppie scoppiano e tengono. In questo senso è una perfetta fotografia delle vicende delle coppie nostrane e non solo, perché immagino che si trovino tante corrispondenze un po’ ovunque, se pensiamo che è la commedia di Dario Fo più rappresentata nel mondo. Ce n’è un’edizione addirittura in Vietnam, quindi evidentemente le problematiche della coppia sono vissute in maniera simile anche in quel Paese dell’Asia.”
“Parliamo delle due diverse tipologie di cui è composta la coppia: il marito e la moglie.”
“La moglie è una donna dedita alla famiglia e si occupa del figlio. Il marito è il classico lavoratore che viaggia e che cerca altre avventure. La moglie poco a poco riscopre se stessa e sceglie di poter avere una vita anche al di fuori della coppia, quindi poi c’è un ribaltamento dei ruoli. Il discorso di fondo è che possiamo essere tutti uguali.”
“E’ giusto parlare di liberalizzazione della vita coniugale?”
“Questo è un tema su cui si dibatteva molto tanti anni fa. Adesso la vita coniugale si è abbastanza liberalizzata, nel senso che si può parlare, discutere e affrontare i problemi. Quello che sta succedendo oggi è che ci sono delle strane correnti che propongono una visione molto strana della figura femminile all’interno della coppia, quindi il rischio è quello di non tornare indietro.”
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringrazia Sara Di Giacinto per la gentile collaborazione