“EU…FORIA!”: LA DONNA 2.0 SECONDO BARBARA

40 anni da poco compiuti, una carica esplosiva di femminilità e la consapevolezza di sentirsi, a quest’età, una gnocca vintage con ancora un corpo da favola, soprattutto per la parte di C’era una volta. Dotata di talento e grande autoironia, Barbara Foria, reduce da Colorado nei panni di Scianel, parodia di successo della boss di Gomorra, è pronta a tornare con i suoi esilaranti monologhi sul palco del Teatro Nuovo di Milano dal 4 al 13 maggio con Eu…Foria! per raccontare tutto quello che le donne non dicono ma pensano.

La parola a Barbara Foria

“Cosa significa oggi essere una gnocca vintage?”

Essere Barbara Foria! In generale significa sentirsi a proprio agio anche dopo i 40 anni. Vuol dire tenersi anche abbastanza in forma non essendo schiave della forma fisica in assoluto, perché comunque di Belén ce n’è una sola. Se non si è Belén, ci si può sentire lo stesso molto belle e piacenti. Quello che suggerisco alle donne è di prendersi cura del proprio corpo ma senza esagerare.

“Questo spettacolo è un viaggio nella donna di oggi?”

Sì, ma anche in quella di ieri e -perché no?- in quella di domani. In realtà è un “meglio di” tutti i miei monologhi. Io sono sempre stata una grande amante delle donne perché mi piace raccontarle nel mondo femminile rapportandomi sempre però a quello maschile, che è quello con cui vado a interagire. Quindi racconto di tutte le donne dopo i 40, anche perché adesso mi rappresentano. Hanno tutte la fobia di essere gnocche vintage. In generale racconto di diverse tipologie di donne, quindi c’è un “meglio di” tutto il mio repertorio degli ultimi dieci anni che viene rappresentato in una serata di grande euforia. 

“Le donne di oggi sono ancora in balia degli uomini o si sono affrancate?”

Secondo me, un po’ si sono affrancate. Poi è una questione caratteriale perché ce ne sono alcune che si fanno completamente schiacciare. In questo momento storico è anche brutto parlarne perché bisogna avere la forza di reagire a uomini che non manifestano delle forme d’amore molto belle, vedi tutti i femminicidi che accadono. Quindi, se andiamo ad affrontare quel percorso e quegli argomenti, ti dico di no, perché non hanno il coraggio di ribellarsi o anche di rimanere da sole. Secondo me, infatti, bisogna distinguere fortemente l’amore dalla compagnia. Molte donne e molti uomini decidono di mettersi insieme o di non lasciarsi perché hanno paura di rimanere da soli. Le donne che riescono ad affrancarsi sono talmente autonome mentalmente ancor prima che indipendenti dal punto di vista economico che possono fare tutto da sole. 

“La tua è una satira sociale su tutti gli stereotipi femminili?”

Sì, perché mi piace raccontare tutto il mondo femminile ma anche tutto quello che mi circonda. Essendo io una donna, guardo con gli occhi di una donna il mondo intorno a me. Non facendo satira politica, mi dedico a quella sociale che offre molto di più, anche se la politica si è rivelata molto divertente negli ultimi anni. Però anche la vita di tutti i giorni fa ridere e mi diverte che il pubblico formato da uomini, donne, bambini, vecchi e giovani si ritrovi nei miei racconti, perché quello che racconto io accade a tutti quanti tutti i giorni.