“FAKE”: IL POTERE DISTRUTTIVO DI UN BLUFF

Fake torna al Teatro Litta di Milano fino al 1° dicembre per raccontare un fatto realmente accaduto: una dichiarazione sui social media e un rifiuto da parte di una donna che scatenarono indignazione, ira e sdegno, diventati immediatamente virali grazie alla velocità del web. Una storia raccontata da Irene Serini e Filippo Renda, autore e regista dello spettacolo insieme a Valeria Cavalli.

L’intervista video a Valeria Cavalli

La parola a Valeria Cavalli

“Tutto parte da una storia vera. Cos’è successo?”

“E’ un esperimento che nasce dall’idea di portare in scena quello che avviene di solito quando le fake news arrivano come bombe sui social. Noi siamo abbastanza disarmati, perché non sappiamo mai se siamo di fronte alla verità o no…”

“La realtà dei fatti è affidata a due attori e a un’intervista a porte chiuse, giusto?”

“Sì, è la riproduzione di un’intervista fatta in Germania dove è avvenuto il fatto e i due attori riproducono quello che è successo veramente, ma sarà avvenuto davvero?”

“Ne accennavi poco fa. Quanto può essere distruttivo il potere nocivo di una fake news?”

E’ terribile: la fake news può sotterrare una persona o far salire la sua popolarità alle stelle. Quindi è un fenomeno da prendere veramente con le pinze, però bisogna sempre diffidare delle parole scritte in lettere tutte maiuscole e dei punti esclamativi. Noi siamo vittime di questo mondo gridato, le fake news rimbombano nei nostri social e noi spesso ci caschiamo.”

“Come spesso accade nei vostri spettacoli, anche qui il pubblico è protagonista. In che modo?”

Vi rassicuro subito dicendo che il pubblico non viene coinvolto e portato sul palcoscenico! State sereni! Questo è il terrore di tutti gli spettatori! Non è così: all’inizio dello spettacolo viene dato un gettone e alla fine gli spettatori vengono invitati a votare se la storia raccontata è vera oppure no. Una volta che avrà votato, al pubblico verrà consegnato un piccolo foglietto dove gli verrà spiegata tutta la verità sulla storia…

  • Intervista video di Andrea Simone
  • Si ringrazia Alessandra Paoli per il supporto professionale