QUELLA FEBBRE DEL SABATO SERA CHE NON PASSA MAI

Torna al Teatro Nuovo di Milano Saturday Night Fever. Dal 5 al 7 ottobre Francesco Italiani, diretto da Claudio Insegno, vestirà i panni di Tony Manero e farà ballare tutto il pubblico insieme ai suoi amici al ritmo degli indimenticabili BeeGees. La febbre del sabato sera, musical tratto da uno dei film più celebri e importanti della storia del cinema, è un omaggio alla disco music e al glam dominante degli anni ’70. Uno spettacolare juke box musical in cui rivivere i successi disco in voga all’epoca, tra cui spiccano le canzoni originali dei BeeGees come Stayin’Alive, How Deep Is Your Love, Night Fever, You Should Be Dancing e tante altre ancora in voga oggi.

Nel cast dello spettacolo anche Valentina Gullace, Arianna Galletti, Sibilla Carlotta, Francesca Lappano, Giacomo Marchesini, Simone De Rose, Daniele Romano, Gianluca Sticotti, Giovanna D’Angi, Alessandra Sarno, Andrea Ciarlantini, Francesco Marino e Giusy Miccoli.

Parla Valentina Gullace (Stephanie Mangano)

“E’ un mito che non tramonterà mai quello della disco music?”

“Assolutamente no. ‘La febbre del sabato sera’ è l’emblema della disco music perché è un juke box musical che contiene i maggiori successi dei BeeGees che hanno fatto epoca e che ancora oggi vengono riproposti nelle discoteche. Quindi sono conosciuti dai nostri genitori ma anche dai ragazzi di oggi. Sono brani che resteranno in eterno.”

“A che cosa si deve il successo di uno spettacolo come questo?”

“Al fatto che le musiche sono immortali e che il film è diventato un cult. Tratta anche temi importanti, ma dietro c’è un tessuto musicale che caratterizza gli anni ‘ 70. Poi c’è la figura iconica di Tony Manero che rimarrà per sempre un mito grazie a questo film che ha ispirato moltissimi giovani e moltissimi attori.”

“Quanto è cinematografico il taglio che il regista ha voluto dare allo spettacolo?”

“Molto. Rispetto alle precedenti versioni, Claudio Insegno ha voluto mantenere un atteggiamento più vicino alla versione cinematografica. Per esempio c’è l’immagine di un ledwall che proietta le immagini della New York degli anni ’70. Questo rende molto l’idea dell’aderenza alla versione cinematografica. Ci sono anche cose diverse rispetto alle edizioni precedenti: alcuni brani sono cantati da altri personaggi rispetto alle altre versioni che conosciamo in Italia. Alcune canzoni sono state scritte appositamente per questo musical. Dunque c’è aderenza alla versione cinematografica, ma ci sono anche tanti elementi nuovi rispetto alle versioni che conoscevamo.”

“Quali sono i temi più importanti che vengono affrontati nello spettacolo?”

“E’ la storia di un gruppo di italoamericani: c’è chi si vuole emancipare e chi invece rimane nella propria condizione di mediocrità perché non ha gli strumenti per potersi evolvere. Per esempio, Stephanie Mangano in quest’edizione ha qualche anno in più rispetto a Tony Manero, così come avveniva nel film. E’ una donna italoamericana che decide di emanciparsi e che si trasferisce a Manhattan da Bay Ridge proprio perché vuole finalmente spiccare il volo e diventare una donna in carriera, anche se poi è costretta a scendere a compromessi e ad andare a letto con Jay Lenford, un produttore discografico che le insegna il mestiere e che la introduce nell’agenzia dove inizia a lavorare. Così come nel film, i temi che si affrontano sono l’uso degli stupefacenti da parte dei giovani che vanno in discoteca, l’aborto, la violenza sessuale. In quest’edizione Bobby non si suicida ma cade accidentalmente dal ponte. Abbiamo scelto di non basarci sul suicidio come nel film e nelle altre versioni del musical. Secondo me, la cosa bella è vedere il percorso di evoluzione di Tony Manero che inizialmente sembra interessato solo ad arrivare al sabato sera per potersi esibire sul palco della discoteca. Invece poi, grazie alla conoscenza con Stephanie e all’evento traumatico della morte del suo amico Bobby, capisce che vuole cambiare, che vuole diventare una persona che dà un senso alla propria vita e che può imparare a fare qualcosa di diverso che lo faccia crescere. La presenza di Stephanie lo aiuta in questo suo percorso di evoluzione e di crescita.”