Tom Corradini torna al Teatro della Memoria di Milano l’1 e il 2 dicembre. Questa volta è insieme a Michele Di Dedda, con il progetto di visual comedy I fratelli Lehman, a poco più di due mesi dal decimo anniversario del tracollo finanziario della holding Lehman Brothers avvenuto il 15 settembre 2008.
Uno spettacolo di comicità fisica sulla storia dei fratelli Lehman, due banchieri che cercano disperatamente di riprendersi dal fallimento della loro banca d’affari coinvolgendo il pubblico in un’ora di follia.
La parola a Tom Corradini
“Tu hai interpretato Mussolini in Gran Consiglio. Ora porti in scena il crack economico più famoso e deleterio da tempo immemorabile. Il tuo vuole essere – sempre e a prescindere da tutto – un teatro impegnato socialmente?”
“Sì, perché mi piacciono le storie come questa. In inglese si chiamano “controversial issues”: temi controversi. E’ dunque fuor di dubbio la forza del tema sociale, come per la maggior parte delle volte.”
“Cos’è una visual comedy?”
“Bella domanda! Tra gli operatori è molto conosciuta, tra il pubblico invece ha preso piede solo negli ultimi dieci anni. E’ comicità fisica senza quasi alcuna interazione verbale, che si rifà un po’ ai film comici di Buster Keaton o della comicità del cinema muto. Ti faccio due esempi famosi in tutto il mondo per far capire meglio: basti pensare a Mr.Bean e Benny Hill, che sono stati due grandi personaggi della comicità fisica moderna in fatto di gag comprensibili da chiunque in tutto il mondo.”
“Quindi la parola qui non ha alcuna importanza. Ce l’hanno solo la mimica facciale e il linguaggio del corpo?”
“Esatto. Ti dico letteralmente che penso cinque frasi compiute in inglese, ma letteralmente cinque di numero. Tutto il resto è mimica del corpo. E’ uno spettacolo che può vedere chiunque, anche una persona con problemi di udito, perché essendo interamente visuale è uno spettacolo fruibile da un pubblico vasto.”
“Che ruolo ha il pubblico?”
“Non è uno spettacolo interattivo, ci tengo a dirlo. E’ fatto per il teatro, ma chiaramente il pubblico fa parte di uno spettacolo che tocca un tema non facile: il denaro. Ci sono già state parecchie repliche e la tematica è piaciuta molto pure ai bambini, anche se ovviamente lo spettacolo nasce per gli spettatori adulti. E’ adattissimo a chiunque, dai 9 anni in su. Il pubblico è universale perché lo è anche il tema: parliamo di una banca americana, simbolo di un evento economico che è esploso e ha coinvolto tutto il mondo, da Tokyo a Tel Aviv.”