Perché Giulio Fracassi, un tranquillo insegnante di lettere attivo da anni in politica e nel sociale decide di fare un giorno una rapina in banca? Per fare contenta la sua fidanzata. Giulio però si troverà subito circondato e in diretta televisiva. Obbligato a fare ostaggi, si fa convincere dall’unica cliente della banca a non arrendersi e a inventare una storia per le tv e i social network. Giorgio Ganzerli torna al Teatro Verdi di Milano il 27 e il 28 aprile per il secondo appuntamento della trilogia noir con Una tranquilla rapina in banca.
La parola a Giorgio Ganzerli
“Perché Giulio diventa un eroe nazionale?”
Perché ha raccontato una bugia, perché lui dice di voler fare una rapina per altri scopi ma in realtà non è vero. Quindi mettono in giro questa voce e nel giro di un attimo diventa un eroe, ma in realtà non è vero.
“Riuscirà a evitare la prigione?”
Sì, ci riuscirà. Ci vorrannno tutta una serie di stratagemmi. Non sto a raccontarli per non rovinare la sorpresa ma alla fine ci riuscirà.
“Siamo di fronte a un monologo comico?”
Sì, è un monologo comico. Non potrebbe essere diversamente.
“Cosa significa che la normalità è un’invenzione di chi è privo di fantasia?”
Vuol dire quello che c’è scritto. Diciamo che principalmente la normalità non esiste. Non esiste un canone normale. Chi è normale è noioso, è spento, non è vivo.