Dopo il successo del 2018, tornano al teatro Martinitt i pezzi di Nerd con una commedia graffiante e irriverente sul rapporto tra genitori e figli. Al centro della contesa c’è una casa, abitata da tre fratelli, ma che rischia di tornare nelle mani dei genitori quando mamma e papà decidono di risposarsi. Pur di non perdere la propria autonomia e indipendenza, i tre con l’aiuto di due complici, escogiteranno un piano a metà strada tra il comico e il diabolico.
Genitori in affitto è in scena fino al 12 maggio. Ne sono autori e protagonisti Mirko Cannella, Nicolò Innocenzi, Michele Iovane e Jey Libertino. Completano il cast Nico Di Renzo e Lorenza Giacometti. La regia è di Fabrizio Nardi.
Intervista a Michele Iovane
“Quanto rispecchiano i ragazzi di oggi i protagonisti del vostro spettacolo?”
“Nelle loro particolarità li rispecchiano molto, perché i tre fratelli hanno caratteri differenti e vivono tutti quanti insieme. Quindi hanno i problemi tipici di una convivenza fatta di scontri caratteriali, però sono molto uniti e l’amore fraterno tra loro supera ogni cosa.
Giancarlo è un nullafacente che vuole sfondare nel mondo dello spettacolo e ha ambizioni da tronista. Adora Maria De Filippi e desidera partecipare a tutti i costi a un suo programma; Agostino è un infermiere, ma si vanta di essere un dottore in grado di fare qualunque cosa. In realtà, però, non sa fare niente se non il suo lavoro. Infine c’è Flavio, un ragazzo molto intelligente: sarà infatti lui a escogitare il piano per non far risposare i genitori. Però ha un difetto: soffre di narcolessia e per questo motivo ha avuto un’infanzia e un’adolescenza un po’ difficili.”
“Quelle dello spettacolo sono dinamiche comuni del rapporto tra genitori e figli che si ritrovano in tutte le famiglie?”
“Sì, ma con una piccola particolarità: sono tre fratelli che vivono nella casa dei genitori. Quando ricevono il messaggio in cui mamma e papà gli dicono che hanno intenzione di risposarsi, i tre sono assolutamente contrari, a causa delle sofferenze causate in passato dalla separazione. Inoltre stanno ristrutturando secondo il loro gusto la casa che i genitori gli hanno lasciato, quindi non vogliono assolutamente che tornino.”
“Qual è il rischio per i tre ragazzi se i genitori si risposano?”
“La perdita dell’indipendenza e della libertà conquistate nel tempo con i sacrifici. A quel punto mettono in atto il piano che consiste in una prova e che costituisce tutta l’ossatura del secondo tempo.”
“Senza svelare troppo, ci puoi dire in maniera approssimativa che ruolo avranno l’amico storico di famiglia e la colf?”
“Giovanni e Rosy, l’uomo che si occupa di ristrutturare la casa e la donna delle pulizie, hanno caratteri contrastanti, ma si uniscono ai tre fratelli nel piano. Giovanni è permaloso, Rosy è invece una ragazza madre che lavora per mantenere suo figlio. I due fingeranno di essere i genitori, in modo tale da fare una prova e una simulazione prima di affrontare mamma e papà. I tre fratelli si inventeranno delle scuse che porteranno i genitori a reagire in un determinato modo. A quel punto se ne vedranno davvero delle belle!”
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringrazia Federica Zanini per il supporto professionale