Magda – A very punk soap opera è una commedia post-sovietica del collettivo Guerrilla Sports! Quanto dobbiamo tenere alla nostra libertà? Mai abbastanza, pensa Magda, escort BDSM, che esercita la sua professione in una periferia scura di un imprecisato Paese dell’est. Magda fa la vita ormai da qualche anno e ha uno zoccolo duro di clienti, che sottomessi o meno, riempiono le sue giornate. Clienti affezionati come il professor Pilatja, divorziato e con due figli, a cui non paga gli alimenti per stare con lei, o i 12 schiavi, tra cui spiccano Dzuda, Pavel e Piotr.
Magda – A very punk soap opera è in scena al Teatro Linguaggicreativi di Milano dal 4 al 6 marzo. Scritto da Michele Furfari, vede protagonista Valentina Violo, Riccardo Pumpo, Sebastiano Bottari e Valentina Cardinali.
La parola ai Guerrilla Sports
Quali sono i tratti distintivi del carattere di Magda?
Valentina Violo: I suoi tratti distintivi sono il fatto di non avere il pelo sullo stomaco e di essere una donna molto determinata. Non ha grandi problemi a fare quello che fa. Il suo sogno è quello di riuscire a raggiungere un’idea di benessere come lo immagina lei, cioè all’occidentale. Non ha quindi alcun tipo di problema a prostituirsi per farlo.
Perché ha scelto questo tipo di vita?
Valentina Violo: Perché nella condizione in cui abita lei, cioè in questa periferia imprecisata di una repubblica ex sovietica, non c’è tanta possibilità. Quindi lei decide di fare quello che sa fare meglio e guadagnarci. E’ una bella donna.
Michele Furfari: Magda è una donna concreta, che non sente le sirene del nazionalismo ideologico che rappresenta il personaggio di Ysus, il trapper che vuole usare una retorica eurasiatica con dei tratti religiosi messianici per ottenere in qualche modo prima di tutto un beneficio personale. In una società in cui di fatto ogni rapporto è ridotto a transazione, Magda non ha nulla se non il proprio corpo e questa logica di mercificazione totale diventa una transazione criptovirtuale.
Da un lato Magda è una donna libera perché non si fa sedurre dall’ideologia di Ysus, se non inizialmente; dall’altro rappresenta l’estrema conseguenza in una società in qualche modo materialista e mercificata. Questo mondo che noi raccontiamo è un mondo in cui il progetto europeo – per quanto riguarda il benessere e la possibilità di ottenere una vita di agi e piaceri – arriva lontano e distorto, soltanto con gli aspetti più eccessivi ed edonistici. Per cui Magda non rinuncia a nulla per raggiungere questo sogno.
Che cosa rappresenta per Magda l’Occidente?
Michele Furfari: L’Occidente è un luogo dove tutto è possibile, se si è disposti a rinunciare a tutto. Con questo “tutto” intendo la propria dignità in qualche rapporto consapevole col proprio corpo. E’ un luogo dove ci si vende in ogni circostanza e questa vendita è legittimata ma anche incoraggiata.
Valentina Violo: Per Magda l’Occidente è il poter essere felici e liberi.
Che funzione ha Ysus?
Riccardo Pumpo: La prendo un po’ alla larga per spiegare meglio il contesto. Ci hanno sempre un po’insegnato che i personaggi più lontani da noi sono anche i più semplici da interpretare proprio perché parte il gioco ludico della macchina del teatro. In questo caso per quello che succede con Magda, i personaggi sono molto lontani ovviamente da noi, ma sono altrettanto reali. Chiedere a Ysus quale sia la funzione è come chiedere un po’ il nostro senso della vita, nel senso che lui esiste come esiste il pensiero che c’è in questo estremo est dove andiamo a far girare l’intera storia.
In questo caso non c’è una funzione, ci sono semplicemente un’esistenza e un essere in vita con idee molto lontane dalle nostre. Ysus non conosce assolutamente la democrazia dell’oggi, semplicemente perché non è un mondo che noi viviamo tutti i giorni in Italia o nell’Unione europea. Ysus è sicuramente in questo caso un personaggio che prende le sue folle, si fa carico dei suoi fan e di tutti quelli che lo circondano attraverso le sue parole. Non a caso infatti è un trapper. Parole che poi non possiamo giudicare giuste o sbagliate proprio perché nel suo mondo quello che va a predicare è certamente giusto.
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringraziano Isabella Procaccini e Riccardo Pumpo per la collaborazione
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