L’umorismo nero e il surrealismo de La Famiglia Addams sono di scena fino a domenica 25 marzo al Teatro Nuovo di Milano. Nello spettacolo, Mercoledì, la vivace figlia di Gomez e Morticia, si innamora di un giovane che teme che la madre disapprovi. Decide quindi di confidarsi solo con il padre, che per la prima volta in vita sua si vedrà costretto ad avere un segreto con l’amatissima moglie. Diretto da Claudio Insegno, con le coregografie di Valeriano Longoni e le musiche curate dal maestro Angelo Racz, La Famiglia Addams vede protagonisti Gabriele Cirilli nel ruolo di Gomez, Jacqueline Maria Ferry (Morticia), Lucia Blanco e Alfredo Simeone (Mercoledì e Pugsley), Umberto Noto (zio Fester) e Annamaria Schiattarella (la nonna).
La parola a Claudio Insegno
“Quanto è difficile portare in teatro un’opera come questa resa famosissima dalla televisione?”
“Per me non lo è stato molto, perché l’ho amata fin da quando ero piccolo, quindi ho assorbito in tutto e per tutto anche il film. E’ stato spontaneo, i personaggi sono usciti di getto perché li avevo già dentro, quindi sono riuscito a disegnarli bene sul palcoscenico.”
“Quanto sono caricaturali e sopra le righe i personaggi?”
“Sono fatti apposta sopra le righe per rappresentare un po’ meglio la realtà e farla arrivare al cuore del pubblico. Quindi quello che sembra esagerato lo è di proposito per far sì che tutto rientri nella normalità. E’ assurdo, è un controsenso però una volta che uno lo vede capisce perché. I protagonisti sono al 100% sopra le righe ma rappresentano i personaggi di tutti i giorni.”
“Uno degli aspetti che rendevano più bello il telefilm era il bianco e nero. Siete stati fedeli all’originale anche in questo?”
“Sì, in tutto e per tutto. La nostra scenografia è costituita da una casa che si apre, si chiude e si muove. Il nostro spettacolo è molto diverso dall’allestimento americano, che ha varie scenografie che entrano ed escono in ogni secondo dello spettacolo. Mi sono ispirato un po’ di più al cartone animato e sono riuscito a raggiungere la bellezza di quel bianco e nero anche con i costumi, che insieme alla casa sono perfettamente in tinta con il bianco e nero di una volta.”
“Che differenze ci sono rispetto all’allestimento del 2014 con Elio e Geppi Cucciari?”
“Io non ho mai visto quello spettacolo ma solo alcune scene da Youtube, quindi non posso dichiarare come può essere diverso dal nostro. Da quello che ho notato, credo che l’allestimento sia completamente diverso dal punto di vista estetico. Gli attori erano tutti validi lì e lo sono qui, la trama e le canzoni sono le stesse. I loro costumi erano ancora più sgargianti dei nostri e le scenografie ancora più grandiose, quindi l’unica differenza è a livello visivo.”