“LEONARDESCO E SFUMATO”: IL GENIO DI LEONARDO

Il Festival ScienzaInScena atto radice di 2 apre la sua seconda edizione al Pacta Salone di Milano dal 5 al 17 febbraio per poi continuare fino al 28 febbraio con alcune date su Torino, Trento e l’hinterland milanese con sette titoli, un workshop teatral-matematico, una mostra/installazione, incontri che seguiranno ogni spettacolo con artisti ed esperti, libri e quattro spettacoli dedicati ai ragazzi.

L’intervista a Maria Eugenia D’Aquino e Riccardo Magherini

Al Pacta Salone di Milano il 5 e il 6 febbraio va in scena Leonardesco e sfumato con Maria Eugenia D’Aquino e Riccardo Magherini, in prima assoluta.

La parola a Maria Eugenia D’Aquino e Riccardo Magherini

“Come mai quest’interesse per la scienza?”

Maria Eugenia D’Aquino: “E’ un interesse antico che deriva da una mia passata formazione scientifica e che ha portato a inventare il teatro in matematica quasi 18 anni fa. In seguito il raggio si è allargato e siamo entrati in collisione con altre persone che hanno passione e che cercano attraverso il linguaggio del teatro di ricongiungere la cultura scientifica e la cultura umanistica. Infatti il festival si chiama “Scienza in scena atto radice di 2″ proprio perché c’è un omaggio al teatro in matematica. E’ la seconda edizione e ha tante novità, prima fra tutte il contributo di Regione Lombardia e altre collaborazioni con il Museo della Scienza e della Tecnica, con il planetario, con il Politecnico e l’Inaf che collaborano con noi già da tempo. Non si poteva non aprire il Festival del Teatro Scienza senza rivolgere un pensiero a Leonardo a 500 anni dalla morte. Lo abbiamo fatto in un modo un po’ particolare.”

“Quant’è importante ricordare la figura di Leonardo Da Vinci a 500 anni dalla sua morte?”

Riccardo Magherini: “E’ senz’altro importante, perché Leonardo 500 anni fa si interessava a tutto. Ha intutito moltissime cose cinque secoli fa che noi ancora adesso possiamo utilizzare. E’ importante soprattutto per Milano, perché Milano oggi cammina sopra qualcosa che Leonardo da Vinci ha creato 500 anni fa, cioè i Navigli, che portavano l’acqua da un luogo all’altro. Se pensiamo che 500 anni fa aveva fatto questa cosa semplicemente con delle intuizioni, con i livelli d’acqua che si alzavano e si abbassavano, è una bellissima cosa. E poi Leonardo è un personaggio divertente perché non era un colto né un letterato, ma era un genio perché lavorava sull’esperienza, una cosa che a me piace tantissimo, perché nel mio mestiere è quasi tutto così.”

“Quali iniziative sono previste, oltre al vostro spettacolo?”

Maria Eugenia D’Aquino: “Oltre al nostro spettacolo ospitiamo “Fly me to the moon” perché il 2019 è un anno di grandi anniversari. E’ lo spettacolo di Ardito Desio di Andrea Brunello, con il quale ci siamo gemellati, perché Andrea Brunello ha inventato a Trento il festival del Teatro della Meraviglia E’ un omaggio allo sbarco sulla Luna del 1969. Poi abbiamo uno spettacolo di Katia Cappato, “L’uomo che pesò il mondo”, dedicato a quell’eclettica figura di Henry Cavendish, ma che passa anche attraverso Newton e Keplero. Poi ospitiamo una grande compagnia di Teatro Danza, che ha ideato lo spettacolo “Pronti partenza spazio”, ideato pr i bambini e molto poetico. E’ un viaggio con uno strano marchingegno dalla Terra verso lo spazio. Poi ci sarà il libro di Sara Sesti “Cento biografie di scienziato”, in cui racconteremo le storie di alcune donne scienziate poco conosciute, tra cui Hedy Lamarr, famosa per essere il primo nudo della storia del cinema. Pochi sanno che ha inventato lo spread spectrum, il responsabile delle nostre connessioni wi-fi. E’ una donna che ha avuto una vita abbastanza tormentata. Valeria Palumbo, giornalista e storica delle donne, sarà presente e presenterà il suo libro “L’epopea delle lunatiche”, che parla di tutte le donne che hanno avuto a che fare con la luna dall’antichità ai giorni nostri. Ci sarà una sezione dedicata ai bambini con uno spettacolo prodotto dall’Istututo Nazionale di Astrofisica. Tra gli autori c’è anche Stefano Sandrelli, un astrofisico con cui collaboriamo spesso. Verrà raccontata la storia di una bambina che porta i bimbi a conoscere lo spazio. Poi non poteva mancare Galileo Galilei della Ditta GiocoFiaba. Ci sarà anche un gruppo di laboratori con due matematiche e ricercatrici del Politecnico di Milano, che hanno costituito una compagnia e realizzano dei laboratori per i piccolisssimi per introdurli in modo molto divertente e creativo nel mondo della matematica. Faremo anche una puntatina al planetario con una conferenza spettacolo con Giulio Magli, direttore del Dipartimento di matematica del Politecnico di Milano, che anche un astronomo ed è il fondatore della cattedra di astronomia. Con lui riprendiamo il meraviglioso viaggio delle Piramidi, del sole e delle altre stelle attraverso uno sguardo matematico e astronomico.”

“Volevo parlare dello spazio riservato ai bambini con Riccardo, ma Maria Eugenia ci ha anticipati. Vuoi aggiungere qualcosa?”

Riccardo Magherini: “E’ fondamentale renderli partecipi. I bimbi sono i Leonardi di oggi, sono i veri sperimentatori, quelli che riescono a sperimentare e quindi a crescere dentro le cose senza la cosiddetta intelligenza artificiale o il calcolo. Quindi la scienza deve essere portata ai bambini come un oggetto di gioco, come secondo me faceva Leonardo.”

  • Intervista video di Andrea Simone
  • Si ringrazia Giulia Colombo per la gentile collaborazione