“LETIZIA FOREVER”: L’ENIGMATICA PERSONALITA’ DI UNA DONNA

Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi e nonsense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni.

Il trailer dello spettacolo

Letizia forever è in cartellone al Teatro Libero di Milano dal 25 al 27 gennaio. Scritto e diretto da Rosario Palazzolo, vede protagonista Salvatore Nocera. In scena anche le voci di Giada Biondo, Floriana Cane, Chiara Italiano, Rosario Palazzolo, Chiara Palazzutto e Giorgio Salamone.

Quattro domande a Rosario Palazzolo

“Chi è veramente Letizia?”

“Non posso rispondere a questa domanda per un semplice motivo: perché non lo so. In realtà mi sono fermato un attimo prima, mi sembrava anche abbastanza ingiusto che io sapessi la risposta. Quindi, quando la gente dopo lo spettacolo mi fa questa domanda, non so cosa dire e dico quello che ho detto a te.”

“Di che cosa è fatta l’esistenza di Letizia?”

“Adesso, cioè quando la incontriamo noi, è fatta essenzialmente di ricordi e di analisi. E’ un’esistenza che si è fermata quando è successo quello che la storia racconta e che non può proseguire, se non in questa sorta di Purgatorio nel quale lei o lui intende rimanere.”

“Perché la musica entra in collisione con la storia?”

“Perché la musica è qualcosa di indotto da coloro che intendono sviscerare, analizzare, capire e fare un po’un vademecum dell’esistenza di Letizia. Lei l’adora perché è la sua musica e loro la utilizzano contro di lei affinché possa dire quello che lei non dirà mai, perché Letizia è un personaggio molto intelligente. Nonostante lei abbia una scarsa cultura, è un personaggio molto interessante dal punto di vista della profondità, quindi si prende gioco dei famosi scienziati che tentano di estorcerle il “chi è” e il “che fa”.”

“E’ un rebus destinato a rimanere irrisolto quello di Letizia?”

“Ovviamente sì!”

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Andrea Castelli per la gentile collaborazione