“I ♥ ALICE ♥ I”, UN AMORE OMOSESSUALE AL TEATRO DELLA COMETA

 

Galeotto fu lo scaffale del supermercato. Due persone sulla soglia della terz’età vengono scoperte in atteggiamento equivoco proprio tra pacchi di pasta e lattine di Coca Cola. Sono due donne che sono state amiche in gioventù e che ora si ritrovano ad essere compagne e amanti. L’imbarazzo si stempera subito, perché una regista che le ha viste propone loro di fare uno spettacolo sulla loro storia. Vengono così fuori i caratteri agli antipodi delle due protagoniste: una più timida e confusa, dopo un matrimonio finito male si ritrova a fare i conti con l’attrazione verso il suo stesso sesso; l’altra più aperta ed esuberante non esisterebbe un attimo ad accettare l’invito.

Sul palcoscenico due attrici/doppiatrici di lungo corso, Paila Pavese e Ludovica Modugno, che portano al Teatro della Cometa di Roma I ♥ ALICE ♥ I, scritto da Amy Conroy e diretto da Elena Sbardella. Uno spettacolo leggero e divertente che arriva dritto al cuore.

 

L’attrice e doppiatrice Ludovica Modugno

La parola a Ludovica Modugno

“Parliamo del tuo personaggio…”

“Tra le due, il mio personaggio è quello più impulsivo, che si butta a capofitto nelle cose. E’ quella che scopre in primis di preferire altre scelte dal punto di vista sessuale, lo fa a vent’anni e non abbandona mai questa strada. L’altra è una sua amica di infanzia che conosce da tutta la vita e a cui è molto legata. E’ sposata ma suo marito muore, e il  loro legame come amiche è così forte e bello che lei lo accetta subito, nonostante lo spettacolo sia ambientato negli anni Settanta quando l’omosessualità cominciava appena appena a uscire pubblicamente. Viene fuori il racconto di un amore bellissimo e anche di una quotidianità uguale per tutte le coppie”.

“Che cosa ti è subito piaciuto di questo testo, qual è stata la molla che ti ha fatto dire: “Accetto”?”

“Il modo di raccontare un amore “trasgressivo”, anche se poi non lo è perché rientra nell’ambito della normalità umana, con tutta la normalità della vita in casa, in cucina, le corna e i sentimenti. Si ride molto perché sono due personaggi divertenti: soprattutto quello di Paila Pavese, che interpreta il ruolo di una donna molto timida, impacciata e che suscita ilarità. Però alla fine la gente si commuove, perché è la storia di un grande amore, quindi è stato questo a piacermi”.

“Nessun imbarazzo nel calarti nei panni di una donna omosessuale?”

“No, assolutamente, nonostante io reciti in questa commedia con una mia amica trentennale: Paila Pavese, una bravissima attrice e doppiatrice. Non c’è alcun tipo di imbarazzo, perché raccontiamo dei sentimenti. Quindi perché dovrebbe esserci? 

“Tu e Paila Pavese fate entrambe parlare in italiano una grandissima attrice: Anjelica Huston. Di sicuro avrete anche fatto insieme qualche anello, le scene in cui viene diviso il doppiaggio di un film. Però è la prima volta che dividete lo stesso palcoscenico. Come vi siete trovate?”

“Meravigliosamente bene, anche perché questa nostra complicità si vede e attraversa il palcoscenico. La gente si accorge che non siamo due attrici che si odiano come avviene in “Eva contro Eva”, ma che si aiutano se sono in difficoltà. Se una ha un applauso e l’altra no, siamo felici l’una per l’altra. C’è un bellissimo rapporto di amicizia che non ha alcun coinvolgimento di tipo sessuale, ma che è meraviglioso”.