Dopo il successo della stagione 2015- 2016 al Teatro Filodrammatici, arriva alla sala Fassbinder del Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 9 aprile N.E.R.D.s – Sintomi. Scritto e diretto da Bruno Fornasari, vede protagonisti Tommaso Amadio, Riccardo Buffonini, Michele Radice e Umberto Terruso.
Rancori sotto la cenere
I protagonisti sono i membri di una famiglia come tante, che si è riunita per festeggiare le nozze d’oro dei genitori in un agriturismo. Tutto dovrebbe essere perfetto, idilliaco e paradisiaco. Come spesso accade, però, durante la riunione saltano fuori conflitti, rancori non detti e accumulati in tanti anni. La “bomba” è pronta a esplodere e a distruggere alla minima scintilla di provocazione un equilibrio impeccabile solo all’apparenza.
Teatro.Online ha incontrato uno dei protagonisti, Tommaso Amadio, e gli ha chiesto perché questa commedia è uno spettacolo dal cuore nero.
“Perché si ride attraverso varie situazioni. Quella che viene rappresentata è un’umanità che ha grosse difficoltà a relazionarsi. Si parte da un nucleo centrale di quattro fratelli. Noi in scena facciamo anche i ruoli femminili delle compagne dei figli e di altre figure esterne alla cerchia familiare. Quello che ne viene fuori è una grande distanza tra il desiderio di proiezione della nostra vita e la realtà”.
“Infatti ci sono proprio le paure e le inquietudini da cui si vorrebbe liberare quello che voi avete definito ‘il quarto stato post moderno’. Dico bene?”
Sì, assolutamente. Abbiamo avuto un incontro con un filosofo, un sociologo e uno psicologo dopo la prima dello spettacolo. Quello che evidenziavano è il modo in cui siamo calati nel post modernismo. In esso non ci sono verità assolute, ma solo interpretazioni. L’uomo, se da una parte si libera dalle grandi ideologie del Novecento che hanno portato a due guerre mondiali, dall’altro viene gettato in un senso di libertà assoluta. Questo lo rende l’unico metro di ogni cosa. L’atto di volontà da un lato e il terrore che ne consegue dall’altro sono enormi. Di fatto si rischia di perdersi di fronte a milioni di interpretazioni. Non c’è nessuna verità che ci possa accomunare in qualche modo.
“E’ stato anche questo che vi ha portato a dare un doppio significato al titolo?”
Noi tendenzialmente associamo la parola “nerd” agli “smanettoni” sociopatici da computer. Bruno Fornasari, autore e regista dello spettacolo, ha voluto mantenere quest’aspetto. La cosa importante, però, è che la parola N.E.R.D.s. è tratta da un acronimo medico: Non Erosive Reflux Desease, cioè l’acidità di stomaco. Il filosofo Ermanno Bencivenga ci ha spiegato che in America e in Italia ci sono sempre più pubblicità sui medicinali contro la gastrite. Lui pensava che la causa fosse la cattiva alimentazione degli americani e il conseguente reflusso acido. Invece l’uso di farmaci antinfiammatori è legato anche in Europa a un senso di disagio sempre più forte. Questo porta a un’assunzione di volta in volta crescente di medicine”.
“Per farsi passare quest’acidità di stomaco, adattarsi al cambiamento è l’unico modo per sopravvivere in una società fagocitante come la nostra? Dobbiamo sempre dimostrare di essere i migliori per sopravvivere?”
“Sicuramente. La teoria darwiniana dell’evoluzione è stata travisata. Istintivamente noi associamo al concetto di evoluzione un’idea di cambiamento in positivo. Invece noi parliamo del fatto che non è il migliore ad andare avanti, ma quello che si adatta meglio. Noi siamo il prodotto degli animali che sono stati capaci di adeguarsi. Questo non significa che siamo i migliori, né tantomeno che tutte le nostre sindromi siano passate. Anzi, da millenni il problema e la grande sfida dell’uomo sono le relazioni interpersonali. Rimaniamo animali sociali. In questa società e in questi rapporti, però, ci sono il peggio e il meglio di noi”.