“OBBLIGO DI INFEDELTÀ”: LO SHOW BIZ AI TEMPI DEL #METOO

Uno scandalo sessuale coinvolge un noto produttore cinematografico, il cui mondo a brillantini risulta coinvolto in faccende tutt’altro che brillanti. Donnaiolo incallito, questa volta s’infatua di un’attricetta minorenne in cerca di facile successo. Per evitare lo scandalo e la denuncia, si affida al suo finanziatore in odore di mafia. Scattano i ricatti e scoppia il caos. Per salvarsi, il produttore non guarda in faccia a nessuno. Lo show business viene analizzato alla lente dello humour più nero e invita a guardarsi dentro.

L’intervista video al cast

Obbligo d’infedeltà è in scena al Teatro Martinitt di Milano fino all’8 marzo. Scritto da Piero Ferrarini e diretto da Guido Ferrarini, vede protagonisti Alessandro Fornari, Asia Galeotti, Martina Valentini Marinaz, Aldo Sassi e Andrea Zacheo.

Parla il cast

“Questa commedia si ispira a un fatto realmente accaduto. Cosa successe veramente?”

Aldo Sassi: “Successe che Harvey Weinstein, uno dei più grossi produttori americani, per far lavorare le attrici nelle sue produzioni approfittava delle più giovani ma non solo. Credo che fosse anche molto una questione di perversione, non era solo un fatto di sfruttamento. C’era anche una voglia di potere e di esibirlo di fronte a queste ragazze e a queste donne, perché con il tempo è venuto fuori che non è successo solo con giovani aspiranti attrici ma anche con interpreti più affermate.”

“Quindi i riferimenti al #metoo sono più che espliciti.”

Aldo Sassi: “Esatto. La storia che viene raccontata nella commedia è verosimile. Non è un instant book o un instant movie, non riporta esattamente quei fatti. E’ verosimile nel senso che mettiamo in scena la storia di un produttore hollywoodiano che ha questa perversione. In scena vediamo lui, un suo segretario/assistente che gli tiene sempre mano, la moglie con cui lui ha un rapporto quasi di sudditanza – e si verrà a scoprire perché nel corso della commedia – e questa giovanissima attrice che lo sottopone a un ricatto.

La commedia si svolge quando tutto in parte è venuto fuori e lui è sotto ricatto da parte di questa giovane attrice e di Cosa Nostra, perché lui ha dei rapporti con i padrini della mafia da cui si fa aiutare per il finanziamento dei film perché ormai fa fatica a trovare finanziatori. Naturalmente loro gli chiedono delle cose in cambio come quella di far lavorare nel suo prossimo film un attore, Michael Prosperi, che è tutt’altro che un attore. E’ uno venuto dalla provincia americana e dopo si viene anche a evidenziare quasi un discorso classista da parte del produttore nei confronti dei poveri e di quelli di classe inferiore. Solo che Michael è legato alla mafia e la mafia stessa lo impone nelle produzioni.”

Asia Galeotti: “Si concatenano delle situazioni paradossali che però non lo sono neanche più di tanto, perché nella realtà succedono.”

Aldo Sassi: “Contemporaneamente il produttore è sotto ricatto anche da parte della stampa, dei media, di un magistrato e di quest’attrice che gli chiede notevoli finanziamenti per stare zitta e per non svelare quello che è successo fra loro. Viene quasi ricattato anche dalla moglie a cui lui ha intestato metà dei suoi beni perché non fossero confiscati in caso di fallimento dell’azienda. La moglie naturalmente lo ricatta perché si ritiene libera di fare qualunque cosa voglia.”

“Si può dire che le molestie sessuali siano qui un pretesto per analizzare i rapporti di classe e i giochi di potere?”

Aldo Sassi: “Anche. A differenza dello spettacolo del 2019, Niente è come sembra, questo ha un clima da commedia, ma il sottofondo è abbastanza drammatico. Gli argomenti sono piuttosto pesanti da digerire. Quindi le battute fulminanti non ci sono.”

Asia Galeotti: “Anche per i tipi di personaggi che vengono presentati, perché tutti hanno una moralità piuttosto bassa.”

Andrea Zacheo: C’è un gioco tragico di situazioni comiche.”

Martina Valentini Marinaz: “Non ci sono eroi né personaggi positivi in questa commedia.”

“Lo scopo della commedia è mettere a nudo i difetti della società odierna?”

Martina Valentini Marinaz: “Sicuramente è quello di far riflettere, perché mettiamo sul piatto determinate situazioni e determinati tratti decisi. Quindi secondo me farà molto riflettere anche sulla condizione della società di oggi.”

  • Intervista video di Andrea Simone
  • Si ringrazia Federica Zanini per la collaborazione