Che senso ha la resistenza tra due innamorati? E’ il tema di Ore d’amore, al Teatro Filodrammatici di Milano fino al 2 giugno. Uno spettacolo scritto da Rosario Lisma e diretto da Nicola Stravalaci e Debora Zuin, unici due protagonisti sulla scena.
L’assenza dei bambini e la vigilia di un giorno di festa dovrebbero essere il preludio a un’idilliaca notte per una coppia, ma non sarà così, perché la camera di letto si trasformerà in un ring….
La parola a Nicola Stravalaci
“Quali sono le caratteristiche principali del tuo personaggio?”
“Sono un marito come tanti, che si trova a casa un sabato sera insieme alla moglie mentre i bambini sono in campeggio. Entrambi approfittano della serata per andare al cinema, mangiare qualcosa e stare un po’ insieme. Però, non per scelta del marito ma per un’idea della moglie, lui si ritrova coinvolto in una sorta di “tagliando” della coppia che lei decide di mettere in atto proprio quella sera.
Un “tagliando” che attraverserà tutta la notte e che sarà il tema portante dello spettacolo: un bilancio che li vedrà fare i conti con la loro vita di relazione a due, approfittando del fatto che sono soli a casa. Per rispondere alla tua domanda, il marito – come spesso capita agli uomini – è quello tra i due che si presterebbe meno volentieri a una serata come questa. Alla fine però deve cedere e accettare il confronto con lei sulla vita di coppia.
“La parola “tagliando” mi sembra un po’ un eufemismo, però ci sta. Siamo di fronte all’autoanalisi di un rapporto o a un vero e proprio gioco al massacro?”
“E’ un gioco al massacro molto ironico; è più che altro un’autoanalisi: un momento in cui loro decidono di affrontare e capire come va la loro vita di coppia. Così vengono fuori delle cose inaspettate. Probabilmente, infatti, non è la prima volta che si confrontano, ma in questo caso emergono aspetti nuovi che rischiano di far vacillare un po’ il rapporto. Non è un pour parler, è un confronto di una certa consistenza e fino alla fine non sappiamo se i due rimarranno insieme o meno.”
“Quindi non siamo esattamente di fronte a una Guerra dei Roses…E’ però una coppia che si prende sempre o sul serio o è anche capace di ridere di se stessa?“
“E’ anche capace di prendersi in giro! Senza svelare nulla, questo aspetto è più evidente nel finale. Sono sicuramente due personaggi anche autoironici e c’è molta leggerezza. Il tema è trattato da Rosario Lisma, che ha scritto il testo. Noi gliene siamo grati, perché Rosario è un bravissimo autore e attore. Noi gli abbiamo commissionato questo lavoro perché lui è in grado di unire commedia, comicità e leggerezza a tematiche interessanti da esplorare. Lo fa sempre in tutti i suoi testi e anche questa volta non si è smentito. Qui si esplorano le dinamiche di coppia in amore.”
“Ci sono mai stati spettatori che alla fine vi hanno detto ‘Avete fatto il nostro ritratto!’?“
“Sì, spessissimo! E lo dicono sia uomini che donne! Alla fine sono molto contenti, ci aspettano per dirci che si sono divertiti e molto spesso dicono al partner o alla compagna che si comporta esattamente come uno dei due personaggi. Si riconoscono perché le dinamiche si somigliano molto e questo ci fa piacere: vuol dire che il testo parla di qualcosa di reale, di concreto e di vero.”
- Intervista video di Andrea Simone
- Si ringrazia Antonietta Magli per il supporto professionale