“PARENTI SERPENTI”: UN NATALE DA DIMENTICARE

E’ Parenti serpenti lo spettacolo che chiude la stagione del Teatro Carcano di Milano. Un gran finale che vede protagonisti Lello Arena e Giorgia Trasselli, diretti da Luciano Melchionna, in scena dal 9 al 19 maggio.

Scritta da Carmine Amoroso, la commedia racconta la storia di due anziani genitori che come ogni anno riuniscono la famiglia per le feste di Natale. Un’insolita e inaspettata richiesta da parte loro innescherà incomprensioni, litigi e conflitti inesplosi in un periodo dell’anno che dovrebbe invece essere di pace e serenità.

Nel cast anche Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carlo Ferraro, Serena Pisa e Fabrizio Vona.

Il trailer dello spettacolo

Quattro domande a Giorgia Trasselli

“Siamo di fronte a una commedia che però nasconde anche tanta amarezza?”

“Sì, tutto si presenta in maniera festosa: è Natale e i genitori attendono l’arrivo dei figli da varie parti d’Italia. E’ tutto bello e apparentemente molto allegro, ma poi succede qualcosa di tragico.”

“Quanto somiglia la vostra famiglia alla famiglia media italiana?”

“Purtroppo abbastanza, ma è piuttosto difficile rispondere perché tutto è relativo. Niente è assoluto e generalizzare è sempre pericoloso. Ci sono famiglie meravigliose e altre che sono un covo di tensioni e serpenti, tanto per rimanere in linea con il titolo dello spettacolo.”

“Inevitabile parlare del famoso film di Mario Monicelli del 1992. Non voglio fare paragoni, perché cinema e teatro sono due cose molto diverse, ma quanto si somigliano nella trama le due versioni?”

“Nella trama molto perché la storia è la stessa. Nella messinscena ci sono invece tante differenze rispetto a certi interventi dell’autore e in questo caso c’è una partecipazione alla scrittura da parte di Lello Arena e Luciano Melchionna autorizzata dall’autore. Non dimentichiamo che Parenti Serpenti nacque come testo teatrale, e in seguito l’autore Carmine Amoroso ne fece una scrittura cinematografica con Monicelli. Nella nostra versione i cambiamenti dei rapporti tra i personaggi sono tanti e ci sono cose che in teatro risultano maggiormente evidenziate rispetto al cinema, che ha altri ritmi e altri tempi. Questo però non toglie nulla al film: non passa Natale che io non lo riguardi in televisione!”

“Per l’ultima domanda, se è d’accordo, le chiederei di uscire dal contesto dello spettacolo. Lei è famosa presso il grande pubblico per il ruolo della tata da lei ricoperto per quasi 20 anni in Casa Vianello, la sit-com con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Che ricordo ha di quell’esperienza?”

“Ho un ricordo meraviglioso che cresce sempre di più con il tempo che passa, dato che sento molto la nostalgia di quegli anni, non tanto perché eravamo più giovani e più allegri, ma perché era un lavoro fatto molto bene. Erano due artisti meravigliosi e io sono molto grata a quel periodo e a loro in particolare, perché mi sento ancora sulle spalle quella polverina magica di cui parla Enrica Bonaccorti riferendosi a Raffaella Carrà. Il pubblico ricorda ancora con grandissimo affetto Sandra e Raimondo ed è come se fossero ancora qui. Casa Vianello è stata sicuramente una delle sit-com più fortunate e felici della tv grazie alla loro presenza e io sono felice di aver fatto parte di questo trio.”

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Brunella Portoghese per il supporto professionale