Corrado Tedeschi è in scena al Teatro San Babila di Milano fino al 12 maggio, oltre che come attore anche in veste di regista assieme a Marco Rampoldi. Partenza in salita è una commedia scritta da Gianni Clementi, che vede protagonista l’artista livornese assieme alla figlia Camilla Tedeschi.
Lo spettacolo racconta la storia di una ragazza alle prese con le prime lezione di guida e le difficoltà che incontrano tutti quando si trovano per la prima volta davanti a un volante. La differenza sta però nel fatto che l’insegnante non è un istruttore di guida tradizionale, bensì il padre della giovane.
Intervista a Corrado Tedeschi
“Che tipo di padre è il suo personaggio?”
“E’ un eterno bambino caratterizzato però da un amore smisurato nei confronti della figlia, con la quale ha un rapporto conflittuale ma totalmente caratterizzato dall’amore. Quindi è un padre un po’ scriteriato, a volte sembro io il figlio e lei la madre.”
“La ragazza è una principiante in fatto di guida, ma lo è anche suo padre in fatto di paternità?”
“Sì, c’è una battuta nel finale della commedia che dice: Tanto io sarò sempre un padre principiante. Lei è una beginner nella guida, io lo sono come padre. Non smetterò mai di imparare.”
“Le lezioni di guida rappresenteranno per i due un punto d’incontro?”
“Assolutamente sì, perché in quell’occasione verranno fuori tutti i contrasti di una vita. Saliranno il nervosismo e la tensione, e verranno dette le cose peggiori. Io ho sempre cercato di trovare con i miei figli dei punti di contatto per creare un rapporto: con mio figlio è stato il calcio, con mia figlia la scuola guida e il teatro.”
“E’ la prima volta che condivide il palcoscenico con Camilla e com’è lavorare con lei?”
“E la prima volta. Io conosco piuttosto bene mia figlia, benissimo il mio lavoro, e ho pensato che Camilla fosse pronta per fare la protagonista. La sua più bella dote è quella di non recitare ma di essere totalmente vera, quindi penso che troppi insegnamenti le toglierebbero un minimo di verità. In questo momento è perfettamente giusto che lei faccia quello che sa fare. Ogni tanto le dico qualcosa, ma veramente poco. Tutte le sere facciamo un viaggio meraviglioso all’interno del nostro rapporto e ci diciamo cose che nella vita non ci siamo mai detti, ma che sul palcoscenico ci possiamo dire perché sono state scritte da qualcun altro. In realtà sono cose nostre e vere, e così risparmiamo il prezzo dell’analista!”
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringrazia Roberta Cucchi per il supporto professionale