“PERCHE’ NON CANTI PIU'”: SYRIA OMAGGIA GABRIELLA FERRI

Da una valigia rossa di Pino Strabioli è nato un libro album dove Syria ha raccolto disegni, scritti, appunti, scarabocchi, lettere e pensieri della cantante Gabriella Ferri. Quella valigia gli è stata data da suo marito e da suo figlio. In quella valigia Strabioli ha rovistato per intere notti e interi giorni. Accatastati, sparsi e mischiati c’erano e ci sono ancora fogli di carta colorati e in bianco e nero.

Una canzone dello spettacolo

Al Teatro Menotti

Perché non canti più è in scena al Teatro Menotti di Milano il 29 e il 30 marzo. Ideato da Pino Strabioli, lo spettacolo vede come unica protagonista la cantante Syria.

La parola a Syria

“Com’è nata l’idea di questo spettacolo?”

“E’ nata grazie a un libro che mi è stato regalato da mio marito dal titolo Sempre, che raccoglie tutti i pensieri più intimi, i diari e i disegni di Gabriella Ferri, che sono stati regalati dopo la sua morte a Pino Strabioli, grande amico di Gabriella, da parte della famiglia.”

“E’ un omaggio a Gabriella Ferri?”

“Assolutamente sì, è un tributo a Gabriella Ferri, però rivisitato in una formula diversa. Non è fatto solo di canzoni ma anche di monologhi, racconti e poesie. C’è la Gabriella ironica, la Gabriella malinconica, ma comunque tutto parte da quel libro regalato da Pino, cercando di mettersi al servizio della sua musica e l’intento è quello di condividere col pubblico un ripasso.”

“E’ uno spettacolo in cui reciti o in cui canti?”

“Canto molto, recito a modo mio e leggo alcuni suoi appunti, quindi mi divido volentieri in più ruoli e tutto scorre.”

“Quali canzoni canterai?”

“Tante, purtroppo non tutte, ma le più importanti: da La pansé a Adesso è meglio cominciare fino a Ciccio formaggio, Nina se voi dormite e Dove sta Zazà. Non ho la possibilità in un’ora e mezza di poter fare tutto il suo repertorio, ma ho cercato di raccogliere il meglio di Gabriella.”

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Linda Ansalone per il supporto professionale