“PICCOLI CRIMINI CONIUGALI”: GIOCO AL MASSACRO PER DUE

In Piccoli crimini coniugali Gilles e Lisa sono una coppia come tante che vive un apparente tranquillo ménage familiare. Un incidente domestico in cui Gilles perde completamente la memoria, ma non le sue facoltà intellettuali, diventa la causa scatenante di un sottile, brillante e distruttivo gioco al massacro, narrato da uno dei drammaturghi più amati d’Oltralpe, Eric-Emmanuel Schmitt.

L’intervista video ad Anna Bonaiuto e Michele Placido

Al Teatro Manzoni

Piccoli crimini coniugali è in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 28 marzo al 14 aprile. Lo spettacolo è stato adattato ed è diretto da Michele Placido, anche protagonista in scena con Anna Bonaiuto.

Il trailer dello spettacolo

Quattro domande a Michele Placido e Anna Bonaiuto

“Che tipo di gioco al massacro nasce tra i due protagonisti?”

Anna Bonaiuto: “Un gioco al massacro abbastanza comune nelle stanze segrete delle coppie, quindi un gioco di menzogne, di silenzi, di aggressività e anche d’amore in un certo senso.”

“Questo spettacolo è più un thriller, un giallo o una commedia?”

Michele Placido: “E’ un mix di tutte e tre le cose, però ho capito che il ritmo è quello della commedia e della battuta in cui il pubblico ha appena il tempo di percepire che parte con la risata, ma subito dopo c’è una svolta per cui ci si commuove, poi ci si emoziona e poi si ride di nuovo. Dal punto di vista drammaturgico Schmitt ha scritto una bellissima commedia.”

“Che cosa nasce dal confronto tra i due personaggi?”

Anna Bonaiuto: “Nasce un desiderio di capire le cose e di rifiutarle. Sono due persone completamente diverse che però hanno delle affinità che forse uno può definire amore.”

“Durante lo spettacolo il rapporto tra i due protagonisti subirà un’evoluzione?”

“Accadono delle cose curiose a cui non avevo mai pensato. Può succedere che a seconda dell’umore del pubblico la commedia si direzioni più in una sorta di leggerezza in cui si godono gli aspetti più assurdi di questa coppia o molte volte si direzioni verso situazioni melanconiche o più tristi. Però non è una commedia fissata, è una commedia che permette un meccanismo fatto di diverse letture.”

  • Intervista video di Andrea Simone
  • Si ringrazia Manola Sansalone per il supporto professionale