A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle. Ad alta voce. La cosa più semplice. Raccontare di come a Palermo il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia del capoluogo siciliano, una donna venne eletta sindaco. E di come, due anni dopo, Elda Pucci fu uccisa dalla mafia.
Cosa nostra spiegata ai bambini di Stefano Massini è in scena al Teatro Carcano di Milano fino al 26 marzo. Ne è unica protagonista Ottavia Piccolo con la regia di Sandra Mangini. Le musiche di Enrico Fink sono eseguite dal vivo con I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Massimiliano Dragoni al salterio, alle percussioni e al doppio flauto; Luca Roccia Baldini al basso; Massimo Ferri alle chitarre e al mandolino; Gianni Micheli al clarinetto basso; Mariel Tahiraj al violino ed Enrico Fink al flauto.
Parla Ottavia Piccolo
Chi era Elda Pucci?
Elda Pucci era una pediatra che visitava a Palermo e nello stesso tempo, oltre a essere primario dell’ospedale, andava a curare i bambini poveri nei quartieri disagiati. Quindi era molto conosciuta, la chiamavano “la signora dottoressa” e poi è diventata sindaco.
Non è il primo tentativo di spiegare la mafia ai bambini che fa il mondo dello spettacolo. In passato Pif lo ha già fatto con “La mafia uccide solo d’estate”. Cosa pensa di quel film?
Sì, l’ho visto, era molto bello e molto efficace. Noi però non vogliamo spiegare niente a nessuno, desideriamo raccontare una storia. Stefano Massini ha scoperto quella di Elda Pucci e ha voluto raccontarla. Quello che ci piace è che Elda Pucci diceva di voler usare parole semplici e che se con queste riuscissimo a spiegare alla gente Cosa Nostra tutto sarebbe più facile e comprensibile. Dunque è questo che vogliamo fare. Non è esattamente uno spettacolo per bambini, però noi abbiamo visto che chiarisce molte cose.
Perché le parole più semplici sono le più difficili da trovare in un caso come questo?
Secondo me perché è più facile mettere del fumo intorno alle cose in modo che le capiscano soltanto quelli che le devono capire. Essere semplici vuol dire arrivare a tutti e far sì che le cose si possano risolvere. Se invece uno non le capisce, non sa da che parte incominciare. Io credo che non si tratti di semplificare la complessità del mondo, ma usare parole che arrivino a più persone possibili potrebbe essere un bel segnale.
E’ giusto dire che qui il racconto dell’etica passa attraverso le parole?
Io credo di sì. Elda Pucci era una donna rigorosa, senza fronzoli, non usava perifrasi ma andava dritta al punto. Questo ha dato fastidio. La sua etica e la sua onestà erano insopportabili per un certo ambiente nel comune di Palermo e non solo. Quindi l’hanno fatta tacere.
- Intervista di Andrea Simone
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- Si ringrazia Cristiana Ferrari