“POLVERE”: UNA REALTA’ DIFFICILE DA ACCETTARE

Ricordi, voci e odori. Tatto, udito e olfatto. Cosa rimane di una persona quando se n’è andata? Polvere, soprattutto polvere. Costituita in gran parte di cellule morte della pelle umana, la polvere comune è ciò che rimane in casa a ricordo di una persona che ha vissuto in quel luogo. Un evento drammatico separa una madre e una bambina. Un evento impossibile da nominare e da capire, e quindi mascherato, nel ricordo di una bambina che non sa accettare la realtà.

Polvere è in scena al Teatro Libero di Milano dal 25 al 28 ottobre. Scritto da Beatrice Masini e diretto da Michele Segreto, vede protagonista Marzia Gallo.

La parola a Marzia Gallo

“Qual è l’evento drammatico che separa madre e figlia?”

“Nel romanzo non è specificato, ma si deduce che è una guerra, un bombardamento, perché si parla di polvere, di crolli e macerie. Potrebbe anche essere un terremoto, ma verosimilmente è una guerra.”

“Perché si tratta di un evento mascherato?”

“Perché è come se ci fosse una sorta di tabù a livello sociale. Forse è così nella nostra società occidentale. C’è una specie di tabù rispetto al lutto e alla morte. Nello specifico del romanzo, avviene per proteggere la bambina, quindi per non farla soffrire.”

“Perché il testo è un dialogo che non è un dialogo?”

“Perché in realtà io sono da sola in scena. E’ un monologo nel senso tradizionale del termine. C’è un espediente per cui c’è anche la presenza della madre che interpreto io. Ci sono delle registrazioni. Dal punto di vista concettuale il romanzo è strutturato in modo tale che ognuna delle due parla all’altra, ma in realtà non si sentono, perché vivono in due mondi separati, quello dei vivi e quello dei morti. E’ questo il bello.”

“Cosa rappresenta la polvere in questo spettacolo?”

“Che bella domanda! Rappresenta il ricordo, le cose dimenticate e coperte da una patina che si appoggia sulle cose di cui non si vuole parlare, che però è bene pulire e togliere. Poi è bello perché abbiamo trovato una similitudine per cui c’è uno studio secondo il quale la polvere è composta dalla pelle umana. Quindi la polvere sono le tracce che lasciamo su questa terra.”