RISATE DA OSCAR: LA COMICITÀ DI FRANCO ROSSI

Al Teatro Oscar di Milano è di scena la comicità esuberante di Franco Rossi, Viviana Porro e Urbano Moffa.

Il 21 dicembre, per la quarta data di Risate da Oscar, la rassegna comica promossa dalla Karmartistico di Francesco Ruta, i tre attori proporranno gli sketch più divertenti apprezzati dal grande pubblico di programmi cult come Zelig e Colorado.

Franco Rossi farà ridere gli spettatori riproponendo il suo cantante di liscio.

4 domande a Franco Rossi

“A chi ti sei ispirato per il cantante di Liscio?”

L’ispirazione è legata ai miei tempi di ragazzino, perché i miei andavano a ballare il liscio. Io ero già appassionato di musica anche se non lo sapevo ancora. Mentre i miei ballavano, andavo dietro alla batteria per veder suonare il batterista. Da lì è nata la mia grande passione per quello strumento che suono.

Guardando di notte i canali regionali, ho visto i programmi sulle feste in piazza e ho riscoperto questa passione. Questo mi ha fatto molto ridere, quindi mi sono detto: se riesco a ridere io di questo mondo particolare che mi ha sempre divertito, vediamo se riesco a riportarlo su un palcoscenico e devo dire che ha funzionato.”

“Dici di avere ricevuto diversi complimenti dai cantanti di liscio, però temevi anche critiche. Pensavi che fosse un mondo così severo?”

“No, ma non pensavo nemmeno che fosse così autoironico. Invece devo dire che molti mi seguono, vengono a vedere le serate e dicono di essere proprio così, di usare gli stessi sorrisi e gli stessi modi di fare che io sono riuscito a riportare nel mondo del cabaret.”

Fonte: YouTube

“Che differenza c’è tra portare i tuoi sketch nei cabaret e in un teatro? E’ diverso il rapporto col pubblico?”

Il piacere del teatro è incredibile. La differenza è che generalmente in un teatro c’è un’attenzione migliore rispetto a quella di un locale. In teatro si riescono a far arrivare delle sfumature che magari nei locali si perdono, perché il teatro prevede un’attenzione al palco. Se non è un locale di cabaret, il linguaggio deve essere più diretto, meno riflessivo più “di battuta”. Nei locali c’è dispersione. Fortunatamente – e di questo ringrazio KarmArtistico – qui il cabaret viene riportato in teatro, un ambiente ideale, almeno per il tipo di cabaret che amo fare su un palco.

“Ti chiedo infine di invitare il pubblico a venire a vedere lo spettacolo perché a Natale siamo tutti più buoni e si deve ridere anche di più.”

“L’ideale sarebbe ridere tutto l’anno! Venite a vedere questa serata di cabaret sabato 21 dicembre, perché è una serata varia. Ci sono ottimi colleghi, tra cui Viviana Porro e Urbano Moffa. Perché il bello di andare a teatro non è solamente la risata: è divertirsi e pensare. Una delle mie battute è che a Natale siamo tutti più buoni e i cannibali sono più contenti!”

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Luca Cecchelli per il supporto professionale