“SINCERAMENTE BUGIARDI”, GIOCHI TRA COPPIE

Debutta giovedì 18 gennaio al Teatro Leonardo di Milano, dove rimarrà in scena fino a domenica 28, Sinceramente bugiardi, di Alan Ayckbourn. La regia dello spettacolo è di Pietro De Pascalis e ne sono protagonisti Antonio Syxty, Gaetano Callegaro, Francesco Errico, Guenda Goria e Maria Teresa Ruta. La commedia racconta la storia di due coppie, le cui vicende parallele fiiranno per intrecciarsi in nome dell’equivoco basato sulla conversazione. La disincantata relazione matrimoniale tra due dei protagonisti, Sheila e Philip, costituisce lo specchio e il contraltare di quella che unisce l’altra coppia sul palco, i giovani fidanzati Greg e Ginny, alle prese con le scaramucce di un rapporto ancora acerbo.

Maria Teresa Ruta con la figlia Guenda Goria

La parola a Maria Teresa Ruta

“Parliamo un po’ del suo personaggio”.

“Sheila è un personaggio molto brillante e divertente. E’ una signora di 50 anni suonati che come tutte le signore di 50 anni è un po’ stufa del marito e teme di essere tradita con la segretaria, anche se non è un tradimento di grande importanza. Non vuole rinunciare né alla propria quiete né alla propria vita. E’ molto intelligente, capisce la situazione e non ne fa un dramma. Quindi alla fine risulta vincente. E’ una donna in cui moltissime donne si potranno rispecchiare e da cui dobbiamo prendere esempio per il suo humour inglese”.

“Siamo di fronte a una commedia degli equivoci?”

“Assolutamente sì. E’ un’autentica pochade con colpi di scena, gente che entra e che esce e fraintendimenti continui che ovviamente offrono soprattutto ai due attori maschi l’opportunità di far fare delle risate veramente esilaranti al nostro pubblico. Gaetano Callegaro è un attore di straordinaria capacità teatrale e il giovane Francesco Errico della Scuola di Grock sta venendo su benissimo. Con il suo modo disorienta veramente il pubblico e non si capisce se ci fa o ci è”.

“E’ uno spettacolo che fa più ridere o più riflettere?”

“E’ uno spettacolo che deve far ridere, ridere e ancora ridere! La riflessione potrebbe nascere dal fatto che a volte prendiamo le cose troppo sul serio. Forse sarebbe meglio ridere un po’ di più, perché tanto il tempo aggiusta tutto”.

“C’è un fondo d’inquietudine che caratterizza le psicologie dei personaggi?”

“Sì, c’è una piccola vena di inquietudine e follia che attraversia Ginny, interpretata da mia figlia Guenda Goria, che non ha ancora deciso chi essere e cosa fare della sua vita. Lascia che la vita le scorra un po’ addosso e le va bene tutto quello che capita. Dall’altra parte anche Greg è un fatalista, mentre mio marito vorrebbe essere quello che ha in mano tutta la situazione, ma poi è quello che viene ‘buggerato’ più di tutti”.