Serena Sinigaglia, “Il nodo”

Una madre e un’insegnante si affrontano in un intenso confronto che parla di bullismo e di rapporti genitori-figli. Due donne forti alle prese con una questione delicata e attualissima sul mondo dell’adolescenza.

Il nodo di Johanna Adams è in scena al Teatro Carcano di Milano fino al 9 marzo con la regia di Serena Sinigaglia. Ne sono protagoniste Ambra Angiolini ed Arianna Scommegna.

Parla Serena Sinigaglia

Siamo di fronte a uno spettacolo di denuncia e a una sorta di teatro sociale?

Credo che siamo di fronte a quello che il teatro di prosa fa da quando è nato con un testo epico, che porge una questione con la forza della tragedia classica, nonostante sia un testo contemporaneo e ragioni su problematiche contemporanee come il rapporto tra l’istituzione scuola e l’istituzione famiglia e su che cosa succede a un figlio, stritolato tra queste due istituzioni che non si capiscono e faticano a parlarsi. E’ uno spettacolo che va proprio al cuore del confronto o conflitto, quasi fosse una tragedia greca.

Pensi che uno spettacolo come questo possa essere d’aiuto per combattere un fenomeno dilagante come quello del bullismo?

Sì. Aiuta a ragionare su quello che dovrebbe essere il teatro. Colpisce al cuore e nelle emozioni. Quell’emozione e quell’esperienza che ci portiamo a casa muovono le sinapsi e ci porta a ragionare e a interrogarci un po’ più approfonditamente. Quando noi ci interroghiamo, aumentiamo la nostra consapevolezza. Diventando più consapevoli, forse possiamo arginare meglio i problemi.

Che valore aggiunto hanno dato a questo spettacolo le interpretazioni di due bravissime attrici come Ambra Angiolini e Arianna Scommegna?

Direi che lo spettacolo non potrebbe esistere se non ci fossero loro. Dato il fatto che questo testo è straordinario ed è poderoso, servono due attrici in grado di sostenerlo e di sostenere per tutto il tempo dello spettacolo una tensione immensa e una potenza di argomenti. Ti direi all’incontrario: senza di loro e senza la loro bravura ed eccezionalità, un testo del genere non si sarebbe potuto fare.

In questo spettacolo Arianna Scommegna sostituisce Ludovica Modugno, che aveva avuto grande successo con questa pièce. Vuoi tracciare un ricordo di questa straordinaria attrice scomparsa il 26 ottobre 2021?

Posso dirti che sono più di trent’anni che io lavoro in teatro, è la mia passione. Immagina quindi quanti attori incontro e con quanti attori collaboro. Per me la differenza è quando, al di là dell’attore, c’è un essere umano. Quindi Ludovica, oltre a essere una grandissima attrice, va ricordata anche per i doppiaggi meravigliosi di grandi star come Helen Mirren, Meryl Streep e Cher. Contemporaneamente, era una grandissima persona e mi ha aiutato moltissimo nella costruzione dello spettacolo.

  • Intervista di Andrea Simone
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  • Si ringrazia Cristiana Ferrari