L’emergenza Covid non è ancora finita, ma dopo la chiusura forzata imposta dal DPCM dell’ex presidente Conte nel novembre scorso e lo slittamento delle riaperture previsto il 27 marzo, finalmente molti teatri milanesi riaprono. Nel rispetto delle norme anti-Covid, i milanesi potranno dunque scegliere tra diversi spettacoli. Vediamo dunque di fare una panoramica delle pièce in cartellone.
Piccolo Teatro
Al Teatro Strehler è in scena fino al 23 maggio Macbeth, le cose nascoste: un’incursione in un grande classico di William Shakespeare. Scritto e diretto da Carmelo Rifici (presente anche in scena), lo spettacolo vede protagonisti Alessandro Bandini, Alfonso De Vreese, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Leda Kreider, Maria Pilar Pérez Aspa, Elena Rivoltini, Angela Dematté e Simona Gonella.
Dal 26 maggio al 6 giugno, sempre al Teatro Strehler, il pubblico potrà assistere a Variazioni enigmatiche, storia di uno scrittore vincitore di un premio Nobel per la letteratura, che vive su un’isola deserta della Norvegia e che si fa intervistare da un giornalista. Un thriller psicologico nato dalla penna di Eric Emmanuel Schmitt, tradotto e adattato da Glauco Mauri, che ne è anche protagonista con Roberto Sturno. La regia è firmata da Matteo Tarasco.
Fino al 15 maggio al Piccolo Teatro Studio Melato, Stefano Massini presenta Ladies Football Club, la storia di undici operaie alla ricerca della propria identità durante la Prima Guerra Mondiale. 11 donne accomunate da una passione a volte estranea al genere femminile: il calcio. Ne è protagonista Maria Paiato.
Sono tre gli spettacoli in cartellone al Teatro Grassi nel mese di maggio: fino a domenica 16 Franca Nuti è la protagonista di A German Life, una commedia di Christopher Hampton diretta da Claudio Beccari basata sulla vita di Brunilde Pohmsel, storica collaboratrice di Goebbels dal 1942 al 1945. Una testimonianza che racconta l’ascesa, l’apogeo e il crollo del nazismo.
Dal 18 al 23 maggio Federico Tiezzi e Franco Lombardi mettono in scena Antichi Maestri, tratto da uno degli ultimi romanzi di Thomas Bernhard: uno spettacolo che ha come tematiche la funzione dell’arte, la nevrosi della modernità, l’ansia della solitudine e il dolore di vivere ai margini della società. In scena sono protagonisti Sandro Lombardi, Martino D’Amico e Alessandro Burzotta.
Dal 25 al 30 maggio è il turno di Dario Manfredini, unico protagonista, che presenta Nel lago del cor, il suo lavoro sull’inferno della Shoah, sui campi di concentramento, sulla cattiveria dell’uomo e sulla ferocia subita dagli ebrei. Uno spettacolo, come ha detto lo stesso Manfredini, “dedicato ai sopravvissuti perché le loro parole sono state una guida e lo dedico come un requiem, a tutti coloro che sono morti in quei lager senza lasciare traccia”. La musica è composta ed eseguita dal vivo da Francesco Pini.
Teatro Carcano
Uno dei teatri più storici di Milano ha scelto come titolo “Ci risiamo” per invitare di nuovo il pubblico con una rassegna che prevede quattro spettacoli fino al 28 maggio.
Lo storico e scatenato gruppo delle Nina’s Drag Queen è in scena fino al 14 maggio con LE GATTOPARDE – L’ultima festa prima del mondo. Il celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa rivive sul palco come una grande festa dove sono protagonisti sacro e profano, barocco e pop, letteratura e canzonette. In scena troviamo Gianluca Di Lauro, Alessio Calciolari, Lorenzo Piccolo, Sax Nicosia e Ulisse Romanò, che dirige lo spettacolo.
Un grande classico di Carlo Goldoni è in cartellone dal 18 al 21 maggio. INNAMORATI, (il cui titolo originale è Gl’innamorati) è una personale versione dell’attore e regista Davide Lorenzo Palla, molto distante dall’amore romantico e dalla commedia goldoniana. Sul palco, insieme a Palla, troviamo i giovani attori Irene Timpanaro e Giacomo Stallone, accompagnati dal musicista Tiziano Cannas Aghedu.
Il 25 maggio, solo per una sera, è di scena La Macchia, di Fabio Pisano, autore vincitore del premio Hystrio 2019. Una serata particolare, perché al pubblico viene consegnato il copione e gli spettatori potranno assistere alla lettura drammatizzata da parte dei due attori, Mariangela Granelli e Sebastian Luque Herrera.
Il 27 e il 28 maggio spazio alla comicità femminile con uno spettacolo che nelle stagioni passate ha già riscosso un discreto successo: APPUNTI G, un irriverente e dissacrante viaggio nel mondo del gentil sesso. In scena tre attrici comiche di talento: Lucia Vasini, Alessandra Faiella e Rita Pelusio. Insieme a loro la giornalista Livia Grossi leggerà sul palco storie vere e testimonianze raccolte durante i reportage che l’hanno portata a viaggiare in tutto il mondo.
Teatro Elfo Puccini
Fino al 16 maggio è in scena in sala Shakespeare lo spettacolo più visto nella storia dell’Elfo Puccini: oltre 20.000 spettatori. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte racconta la storia di Cristopher, un ragazzo di 15 anni che decide di indagare sulla morte del fedele amico a quattro zampe della vicina. Un’indagine particolarmente difficile, complicata dal fatto che l’adolescente soffre di autismo. Diretto dall’indissolubile coppia artistica formata da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, lo spettacolo vede nel cast Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Ginestra Paladino, Debora Zuin, Nicola Stravalaci, Daniele Fedeli, Davide Lorino, Marco Bonadei e Alessandro Mor.
Sono invece due gli spettacoli previsti in sala Bausch fino alla fine di maggio che vedono protagonista Luca Toracca alle prese con due testi di Alan Bennett: fino al 16 maggio l’attore e regista porta in scena Aspettando il telegramma, una pièce di grande attualità sull’isolamento fisico e psicologico delle persone anziane nelle case di cura. Dal 18 al 30 maggio è invece di scena Un letto tra le lenticchie, sempre diretto e interpretato da Luca Toracca, che interpreta Susan, una donna anticonformista e ribelle, decisa a contrastare tutte le imposizioni dovute al suo ruolo di moglie di un pastore della chiesa anglicana.
Concludiamo il capitolo dedicato al Teatro Elfo Puccini con i tre spettacoli in cartellone in Sala Fassbinder: fino al 16 maggio Renato Sarti porta in scena Il rumore del silenzio, che racconta una delle pagine più nere della storia italiana: la strage di Piazza Fontana, avvenuta a Milano il 12 dicembre 1969 nella Banca Nazionale dell’Agricoltura; un massacro costato la vita a 17 persone. Una ricostruzione storica che Renato Sarti ci presenta con Laura Curino nel ruolo di Licia, la vedova del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, morto precipitando da una finestra della questura tre giorni dopo la strage.
Dal 18 al 23 maggio va in scena Munch Autoritratto su carne, diretto e interpretato da Corrado Accordino. Non si parla solo del famoso pittore, autore del celebre quadro “L’urlo”. E’ il Novecento a essere protagonista, con lo scoppio della prima guerra mondiale e la rivoluzione psicanalitica di Freud. Isolamento e paura assumono qui un significato più nuovo, moderno e potente.
Infine, dal 25 al 30 maggio, il regista Roberto Rustioni presenta lo spettacolo Idiota. Scritto da Jordi Casanovas, lo spettacolo è un’analisi sui nostri modi di reagire alle crisi e alle difficoltà, sui nostri maldestri sforzi di sopravvivenza per rimanere a galla. Un test psicologico, dove un uomo e una donna, si affrontano in una stanza che diventa un ring. A dividere il palco con il regista e attore Roberto Rustioni c’è Giulia Trippetta.
Manifatture Teatrali Milanesi
Sono quattro gli spettacoli in cartellone per il mese di maggio proposti da MTM al Teatro Litta: il 13 e il 14 maggio va in scena Troia City – La verità sul caso Aléxandros, liberamente ispirato ai frammenti della tragedia di Euripide. Uno spettacolo che ripercorre la devastazione di Troia, il rogo della biblioteca di Alessandria e la perdita dell’infanzia. Una pièce scritta e interpretata da Antonio Piccolo, in scena con Marco Vidino ai cordofoni e alle percussioni. La regia è firmata da Lino Musella.
Il 15 e il 16 maggio c’è Parole in trincea – Non esistono guerre giuste: si tratta di un grande viaggio della memoria nella vita di una partigiana e nella storia della sua famiglia sconvolta dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. La drammaturgia e la regia sono di Carmen Pellegrinelli. In scena troviamo Michele Eynard e Federica Molteni.
Il mito è protagonista il 17 e il 18 maggio con Corpi al Vento: Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di Creta. Scritto e interpretato da Ilaria Gelmi e Antonella Ruggiero con la supervisione di Roberto Anglisani ed Elisa Cuppini, lo spettacolo ci presenta tre figure mitologiche: una madre, Pasifae, moglie di Minosse che generò il Minotauro e due figlie: Arianna, la primogenita, famosa per il filo con il quale portò Teseo in salvo dal labirinto e Fedra, una donna incapace di trattenere il fuoco sacro della passione dentro di lei.
Chiude il mese di maggio Sogno di una notte a Bicocca, in scena il 25 e il 26 sempre al Teatro Litta. La storia è ambientata in un carcere dove si viene privati della libertà dei sogni, degli ideali e della vita. Eppure questo luogo così tragico diventa il punto di partenza per far rinascere l’esigenza di uscire, abbattere le mura, ricostruirsi e reinventarsi. Scritto e diretto da Francesca Ferro che ne è anche protagonista, lo spettacolo vede in scena Agostino Zumbo, Rosario Minardi, Mario Opinato, Renny Zapato, Francesco Maria Attardi, Marco Fontanarosa, Giovanni Maugeri, Antonio Marino, Neculai Cattaneo e Dany Break.
Teatro della Cooperativa
Passiamo a uno dei teatri più impegnati dal punto di vista storico e sociale: dal 21 al 30 maggio torna sul palcoscenico del Teatro della Cooperativa La scuola non serve a nulla 2.0. Scritto, diretto e interpretato da Antonello Taurino, unico protagonista in scena, lo spettacolo ci racconta la storia di un insegnante sospeso dall’incarico per motivi non precisati, che potrebbero essere imputabili alla bizzarria dei suoi insegnamenti o allo stress causato dalla didattica a distanza.
Teatro Martinitt
La commedia è sempre stata la principale protagonista al Teatro Martinitt: dal 28 al 30 maggio è in cartellone Tomorrow morning – Domani ti sposo… domani ti lascio. Si tratta di una commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark White, il cui debutto avvenne a Londra nel 2006. E’ la storia di due coppie ambientata in Italia: la prima è formata da due 35enni con le paure, le gioie e i dolori raccontati la notte prima dell’appuntamento dall’avvocato per il divorzio. La seconda vede protagonisti due giovani di 25 anni che devono sposarsi il giorno successivo. A complicare la situazione c’è un segreto nascosto da ognuno dei quattro. Diretta da Marco Simeoli, la commedia contempla nel cast Daniele Derogatis, Piero Di Blasio, Stefania Fratepietro e Valeria Monetti.
Teatro Fontana
Per vedere di nuovo la prosa tornare protagonista al Teatro Fontana bisognerà aspettare il mese di giugno con due spettacoli: La grande abbuffata è in scena dal 4 al 13 giugno e racconta la storia di quattro amici che si riuniscono per un abbondante pranzo. I quattro sono i perfetti rappresentanti della società consumistica che cercano di rimpossessarsi degli aspetti primordiali della vita. A complicare la situazione e a dare una svolta inaspettata alla storia sarà l’arrivo di quattro prostitute. Tratto dall’omonimo film di Marco Ferreri, lo spettacolo è stato scritto da Francesco Maria Asselta e Michele Sinisi, che ne è anche regista e protagonista con Stefano Braschi, Ninni Bruschetta, Gianni D’addario, Sara Drago, Marisa Grimaldo, Stefania Medri, Donato Paternoster e Adele Tirante.
Dal 18 al 27 giugno è in cartellone Festen. Il gioco della verità. Protagonista dello spettacolo è una grande famiglia danese riunita per festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca Helge. Alla festa sono presenti i tre figli Christian, Michael ed Helene. Il punto critico che rappresenta il colpo di scena dello spettacolo è il discorso del figlio maggiore Christian, destinato a cambiare per sempre gli equilibri del nucleo familiare. Tratto da un film di Thomas Vinterberg del 1998, adattato da Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi che ha anche firmato la regia, lo spettacolo vede protagonisti Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Elio D’Alessandro, Roberta Lanave, Barbara Mazzi, Raffaele Musella e Angelo Tronca.
Pacta dei Teatri
Due grandi poeti francesi dell’Ottocento sono protagonisti al Salone Via Dini di Pacta dei Teatri dal 24 al 30 maggio: VERLAINE + RIMBAUD (Un’ora all’inferno con te) ci racconta la vita reale e romanzata dei due grandi autori, la relazione distruttiva tra i due, il desiderio, la passione e il masochismo che portarono allo sparo più famoso della storia della letteratura, esploso il 10 luglio 1873 a Bruxelles. Tratto da un testo di Maddalena Mazzocut-Mis e diretto da Annig Raimondi, lo spettacolo vede in scena Alessandro Pazzi ed Edoardo Rivoira, con le musiche eseguite dal vivo da Roberto Dibitonto.
Teatro Menotti Filippo Perego
E’ invece di scena al Teatro Menotti il nostro pianeta martoriato dall’inquinamento e dal riscaldamento globale. Dall’8 al 13 giugno Possiamo salvare il mondo prima di cena ci racconta di un mondo troppo caldo per essere abitato, dove però ognuno di noi, nel proprio piccolo, può dare un contributo concreto cambiando la situazione. Diretto e adattato da Emilio Russo, lo spettacolo annovera nel cast Enrico Ballardini, Giuditta Costantini, Nicolas Errico, Helena Hellwig, Jacopo Sorbini e Chiara Tomei.
Dal 15 al 20 giugno Mattatoio n°5 ci racconta la vita di Billy Pilgrim, un americano alto ed esile “simile a una bottiglia di Coca Cola”, che combatte i tedeschi nell’Europa devastata dalla Seconda Guerra Mondiale. Tratto dal romanzo di Kurt Vonnegut, lo spettacolo è stato scritto e adattato per il teatro da Enrico Russo, che ha anche firmato la regia. In scena troviamo gli attori del collettivo Menotti: Giuditta Costantini, Nicolas Errico, Jacopo Sorbini e Chiara Tomei.
Dal 22 al 24 giugno torna uno spettacolo già andato in scena nell’ottobre del 2020 scritto da Ennio Flaiano, con l’adattamento e la regia di Emilio Russo: Un marziano a Roma, che vede come unica protagonista Milvia Marigliano (cliccate qui per l’intervista realizzata da Teatro.Online nell’ottobre 2020). E’ la storia di un marziano che arriva sulla Terra, da lui immaginata come un luogo caldo e accogliente. Quando però atterra sul nostro pianeta trova che ignoranza, caos, indifferenza, egoismo superficialità e vanita sono i padroni incontrastati.
Teatro Franco Parenti
Il filo di mezzogiorno della scrittrice Goliarda Sapienza, autrice anticonformista, partigiana e femminista, è stato adattato per il teatro da Ippolita di Maio. Lo troviamo in scena al Teatro Franco Parenti dal 1° al 6 giugno. Donatella Finocchiaro rivive con consapevolezza e dovizia di particolari un percorso psicanalitico vissuto dopo il periodo di depressione che portò la scrittrice al tentativo di un gesto estremo, fino al ritrovamento della propria identità insieme al terapeuta interpretato da Roberto De Francesco. Mario Martone, sceneggiatore ed eclettico regista teatrale e cinematografico, firma la regia.
Serata Haberrante è l’ironico e provocatorio titolo dello spettacolo che vede protagonista Alessandro Haber ai Bagni Misteriosi la sera dell’8 giugno. Un’opera autobiografica, in cui l’attore mette in gioco le proprie sensazioni, liberando le emozioni guidate da un percorso musicale in un viaggio nella memoria, in un’incursione nella sua storia e nella sua carriera. Non un concerto dunque, ma una vera e propria narrazione.
La poesia della vita è al centro di Pandora, dal 9 al 13 giugno a Campo Aperto. La produzione, reduce del successo alla Biennale di Venezia del 2020, vede protagonista la compagnia del teatro dei Gordi capitanata dal regista Riccardo Pippa. Una performance basata su piccoli e spaventosi eroi di ogni giorno. Il denominatore comune è la ricerca di un linguaggio fondato sul movimento, su gesti concreti, oggetti, musica, vestiti e maschere. Ne sono protagonisti oltre al regista anche Claudia Caldarano, Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza.
Dal 14 al 17 giugno è protagonista a Campo Aperto il teatro-danza, con Un Poyo rojo, uno spettacolo che coniuga non solo questi due tipi d’arte, ma anche l’acrobatica e lo sport. Forte di numerosi sold out sia in Europa che in Argentina, la pièce vede protagonisti in una palestra due uomini che si osservano, si studiano, si guardano in cagnesco e si affrontano. Due galli da combattimento impegnati in un tentativo di seduzione che ci provocano, invitandoci a ridere di noi stessi, scandagliando le possibilità fisiche e psicologiche degli esseri umani. Diretto da Hermes Gaido con la coreografia di Luciano Rosso e Nicolàs Poggi, lo spettacolo vede impegnati in scena lo stesso Luciano Rosso e Alfonso Baròn.
Ai Bagni Misteriosi torna il 15 giugno uno spettacolo che negli anni è stato più volte di casa al Teatro Franco Parenti: I Monologhi della Vagina, il successo mondiale della drammaturga statunitense Eve Ensler nato dalle interviste a 200 donne delle più diverse razze, religioni, classi sociali e professioni. Un’opera che da oltre 20 anni è un punto di riferimento per le donne colpite dalla violenza e che con i propri incassi ha finanziato iniziative contri le vessazioni femminili. Tradotto da Monica Capuani e diretto da Emanuela Giordano, I monologhi della vagina ha come protagoniste Alessandra Faiella, Eva Riccobono, Marina Rocco, Lucia Vasini e Roberta Lidia De Stefano.
Sempre attuale e divisivo, il fenomeno della migrazione è al centro di Stay hungry – Indagine di un affamato, scritto e interpretato da Angelo Campolo, vincitore del Premio Inbox 2020 e del Nolo Fringe Festival del 2019. Uno spettacolo – in scena a Campo Aperto dal 18 al 20 giugno – dove le immagini dei migranti vengono proiettate su uno schermo, con una narrazione sarcastica, autobiografica e beffarda in cui le storie si snodano tra nord e sud e dove i personaggi sono accomunati da un bisogno di amore e conoscenza.
Sono invece gli spettatori e il loro sguardo sempre riflesso nello specchio di uno schermo i protagonisti della scena di 50 minuti di ritardo, in cartellone a Campo Aperto dal 27 al 30 giugno. Il pubblico sarà inserito in un gruppo whatsapp e avrà la facoltà di decidere lo svolgimento della performance. Ideato e realizzato da Elena Ajani, David Angeli, Alessia Cacco, Jacopo Giacomoni, Davide Pachera e Marco Tonino, lo spettacolo è scritto e diretto da Alessia Cacco e Jacopo Giacomoni.
Lino Guanciale chiude il mese di giugno ai Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti con Non svegliate lo spettatore, ispirato alla vita di Ennio Flaiano e in scena il 29. Con l’attenta regia di Davide Cavuti, Guanciale fa rivivere la figura dello storico scrittore, vincitore del Premio Strega nel 1947 con Il tempo di uccidere, e sceneggiatore di numerosi film di Fellini come La strada, 8 e mezzo, Le notti di Cabiria e La Dolce Vita.
Teatro Out Off
E’ dedicato a Fedor Dostoevskij il mese di giugno al Teatro Out Off. Sono infatti due gli spettacoli tratti da un racconto e da uno dei capolavori del grande autore russo: Il sogno di un uomo ridicolo, con la traduzione e la drammaturgia di Fausto Malcovati, e diretto da Lorenzo Loris, è in scena dal 16 al 20 giugno. Un racconto di fantasia, scritto intorno al 1876, capace di sottolineare la necessità e l’importanza del futuro sempre più somigliante a un incubo incerto e imprevedibile. La sola soluzione sensata per Dostevskij è che l’uomo si ponga degli obiettivi positivi per raggiungere la felicità, l’unica cosa importante da ottenere affinché la vita abbia senso.
Il regista Alberto Oliva, che ha anche lavorato alla drammaturgia con Mino Manni, dirige poi dal 23 al 27 giugno L’idiota, che vede protagonisti lo stesso Mino Manni, Giuseppe Attanasio ed Emilia Scarpati Fanetti. Partendo dalle ultime pagine del romanzo, i due autori ci mettono di fronte a una spietata riflessione sulle conseguenze della bellezza sull’animo umano. E lo fanno esattamente come fa Dostoevskij: senza mai giudicare i personaggi, ma facendo emergere il conturbante fascino del loro lato umano. Un confronto tra caratteri che appare inquietante e pericoloso agli occhi di chi osserva.
Teatro Filodrammatici
Sono ben quattro gli spettacoli in cartellone al Teatro Filodrammatici, che dal 20 al 23 maggio ospita la rassegna lecite/visioni – storie di amori lgbt, le cui tematiche sono di grande attualità data la fase di stallo che sta passando in Parlamento il ddl Zan contro l’omotransfobia.
Si comincia il 20 con Ricino, un testo di Antonio Mocciola e Pasquale Marrazzo sulla spietata persecuzione contro i gay alla fine degli anni Trenta, quando la democrazia lasciava il posto al fascismo e gli omosessuali venivano ritenuti invisibili, infettivi ed emarginati dalla vita sociale. Sulla scena Marrazzo dirige Antonio D’Avino, Diego Sommaripa e Vincenzo Coppola.
Il 21 è la volta di Gentleman Anne di Magdalena Barile con con Elena Russo Arman (anche alla regia) e Maria Caggianelli Villani: è la storia vera di Anne Lister, una proprietaria terriera vissuta nel primo Ottocento nel Regno Unito. I suoi diari vengono studiati ancora oggi e ne sono state tratte due serie tv. L’Ottocento era un secolo in cui le donne non potevano esprimere la propria omosessualità e l’accettazione da parte della società non era nemmeno lontanamente concepibile. Anne Lister ha conquistato la propria libertà, sovvertendo tutti i canoni moralisti dell’epoca fino a sposare Ann Walker, ereditiera sua vicina di casa.
Due spettacoli sono poi in scena sabato 22: il primo testo, La resistenza negata di Fortunato Calvino, ha vinto la III edizione del Premio Carlo Annoni per testi teatrali a tematica gay e sulle diversità nella sfera dell’amore. Diretti dall’autore, i protagonisti ci presentano le quattro giornate di Napoli del settembre 1943, quando il popolo partenopeo combatté strenuamente per liberarsi dall’occupazione tedesca. Oltre alla testimonianza del partigiano Antonio Amoretti, esce così dall’anonimato il contributo determinante delle donne e dei “femminielli” nella lotta contro il nazifascismo. Tocca poi ad Allegro, non troppo, di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti, uno spettacolo dove Lorenzo Balducci, diretto da Mariano Lamberti, ci presenta vizi e virtù della comunità LGBT col racconto di momenti personali del suo difficile coming out e spunti di riflessione più seri sul problema.
Infine domenica 23 va in scena In casa con Claude, thriller psicologico sul pregiudizio e l’emarginazione. Durante un interrogatorio di polizia serrato e avvincente, un ragazzo omosessuale stigmatizzato per la propria diversità viene sottoposto alle vessazioni psicologiche e alle torture fisiche di un violento ispettore. Si giunge così alla confessione di un omicidio apparentemente senza movente, ma viene anche fuori il carattere di un ragazzo combattuto tra un mix confusionario di dipendenze e proiezioni mentali distorte. Tratto da brani di Being at home with Claude di René Daniel Dubois, lo spettacolo è diretto da Giuseppe Bucci e interpretato da Mario Autore ed Ettore Nigro.
C’è dunque solo l’imbarazzo della scelta. Non esiste infatti comunità senza teatro, come ha ribadito a Teatro.Online l’assessore alla cultura del comune di Milano Filippo Del Corno durante la prima ondata della pandemia. In attesa che Milano riprenda a pieno regime in autunno una nuova stagione teatrale ricca di produzioni sempre più eclettiche, diversificate e avvincenti, in grado di coinvolgere e appassionare la sua fedele comunità culturale.