“THE DEEP BLUE SEA”: FIN DOVE L’AMORE PORTERÀ UNA DONNA

The deep blue sea è considerato il capolavoro di Terence Rattigan, drammaturgo inglese del XX secolo. Il testo delinea un intenso personaggio femminile che incarna l’essenza stessa della capacità di amare, resistere e rinascere delle donne. Qui le presta il volto la magnetica e sanguigna Luisa Ranieri, per la minuziosa e ponderata regia di Luca Zingaretti.

The deep blue sea è in scena al Teatro Manzoni di Milano fino al 16 febbraio. Diretto da Luca Zingaretti, che ha anche tradotto il testo con Luca Cesaro, e interpretato da Luisa Ranieri, lo spettacolo vede protagonisti anche Maddalena Amorini, Giovanni Alzaldo, Alessia Giuliani, Flavio Furno, Aldo Ottobrino e Luciano Scarpa.

Il trailer dello spettacolo

La parola a Luisa Ranieri

“In che cosa sta la forza del suo personaggio?”

E’ un personaggio complesso, a tratti assoluto. Una donna disposta a tutto per un amore, per una passione. Una donna che si è persa e che nel cercare di raggiungere un uomo in realtà ritrova la sua vera sé, quello che aveva dimenticato di essere.”

“Siamo di fronte a una riflessione su cosa possono fare un uomo e una donna per inseguire il loro sogno d’amore?”

Si, c’è questo, tanto. La capacità di annullarsi per un altro, di lasciare il conosciuto per lo sconosciuto, di cercare. Ma l’oggetto dell’amore non è solo l’altro. Hester, lasciando il marito, dismette i panni che le hanno incollato gli altri e si getta alla ricerca disperata di quello che vuole veramente.”

“Perché Hester all’inizio vuole togliersi la vita?”

Perché ama e perché ha riposto tutto il suo desiderio, la sua aspirazione in un altro. È disperata nel vedere che il suo amore non la ricambia, sente che le scivola dalle mani. Ma piano piano, in un vortice di umiliazioni e di discesa nel mare più profondo, ritrova se stessa e risale piano piano. Ritrova un equilibrio, il suo baricentro, spostando la sua attenzione dall’esterno all’interno.”

“Quali difficoltà ha incontrato nell’interpretare questo personaggio e quali indicazioni le ha dato Luca Zingaretti?”

Hester è un personaggio che non mi assomiglia. Un personaggio che non si ama, almeno all’inizio, che si umilia per amore, che accetta. Io mi sono sempre voluta più bene di così, non ho mai permesso a nessuno di annientarmi. Interpretarla è stato difficile, è un viaggio ogni sera difficile, ma affascinante. Luca mi ha aiutato tantissimo in questo percorso. È un regista eccezionale, in grado di accompagnare gli attori nello studio e nel lavoro su ogni sfumatura dei personaggi. Ha una sensibilità straordinaria e un modo di lavorare con gli attori impegnativo, ma coinvolgente, incredibile.”

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Manola Sansalone per la collaborazione