Un successo mondiale per la commedia brillante che ha girato i migliori palcoscenici di tutto il mondo e che ora debutta per la prima volta in Italia al Teatro Nuovo di Milano, dove rimarrà in scena da venerdì 29 marzo a domenica 14 aprile. Nell’anticamera di un luminare della neuropsichiatria, sei pazienti attendono il loro turno: ognuno di loro è affetto da TOC (tic ossessivo compulsivo).
La regia di Toc Toc è di Claudio Insegno e ne sono protagonisti Sandra Milo, Arianna, Massimiliano Vado, Guido Ruffa, Alessandra Sarno, Andrea Beltramo e Nicoletta Nigro.
La parola a Guido Ruffa
“Ci parli del tuo personaggio?”
“Non svelo proprio tutto del mio personaggio. E’ una persona di una certa età con un tic ossessivo compulsivo particolare, che è la sindrome di Tourette. Quando è sotto pressione, lui non ce la fa e dice parolacce a tutti quanti. Sembra che dica le parolacce agli altri, però in effetti è il suo modo di sfogarsi per poter restare tranquillo in una situazione un po’ tesa. Chiaramente questo lo mette in imbarazzo rispetto a tutte le altre persone che incontra. Quindi sceglie un lavoro da poter svolgere in casa tranquillamente, esce pochissimo e non ha una fidanzata. Ce l’aveva, ma per paura che all’altare anziché dire Sì lo voglio tirasse giù un bestemmione, il matrimonio è sfumato. Questo è il mio personaggio, però nello spettacolo a aun certo punto c’è un colpo di scena particolare che però non svelo, così almeno siete invogliati a venire a vederlo!”
“Quanto fa ridere questo spettacolo?”
“Nonostante parli dei tic ossessivo-compulsivi delle persone, fa ridere. Come viene detto a un certo punto dello spettacolo, bisogna dimenticarsi delle proprie ossessioni per poter andare avanti nella vita. Questo spettacolo fa ridere, nonostante ci siano tutte le ossessioni e i tic. Proprio quelli vengono portati alle stelle e la gente ride. Non solo la gente, perché anche noi ci sganasciamo quando ci esce qualcosa durante le prove. E’ molto divertente. Ha avuto grande successo non soltanto qui in Italia, ma anche in altri Paesi come la Francia, la Gran Bretagna e il Portogallo. In Francia ha anche vinto diversi premi, tra cui quello come miglior spettacolo comico.”
“Vengono messe in luce le manie e le nevrosi di ognuno di noi?”
“Sì, tutte le nevrosi che la società, specialmente quella moderna, ci offre a piene mani: la velocità nell’azione, nel fare, nel dire, il dover fare senza magari pensare alle conseguenze che il nostro fare può portare anche ad altri, il fatto che siamo sempre più pieni di telefonini, smartphone e quant’altro, quindi implodiamo. Pur parlando tantissimo con il mondo esterno, non lo vediamo e non ci rapportiamo, perché siamo chini sulle tastiere dei nostri computer e questo ci porta a implodere, quindi a chiuderci pur pensando di poter parlare con tutti. Questo è quello che ci fa dire questo spettacolo.”
“Che valore aggiunto ha dato una presenza nel cast come quella di Sandra Milo?”
“Mi inginocchio di fronte a cotanta bravura! E’ una donna stupenda, simpaticissima e bravissima. Quest’importanza e questo peso del suo personaggio particolare con le manie che ha e che si porta dietro è come quando si decolla con un aereo: a un certo punto sembra che l’aereo faccia fatica, poi arriva lei e prende il volo, perché abbiamo le ali e un motore in più che è proprio Sandra Milo, stupenda e magnifica collega di lavoro.”
- Intervista di Andrea Simone
- Si ringrazia Rocchina Ceglia per il supporto professionale