Dorabella e Fiordiligi sono attrici, amiche, influencer: il loro nome d’arte è Sorelline. Lo studio dove ogni giorno realizzano i video è in realtà il pianerottolo dei loro appartamenti in via Mozart 90. Ad aiutarle nella registrazione e diffusione dei video sui social è Nannerl, detta Nannina, la giovane vicina di casa che ha lasciato la carriera di pianista per dedicarsi ad una vita da casalinga e moglie perfetta.
Mozart 90 in blu è in scena al Teatro della Cooperativa di Milano dal 14 al 19 marzo. Lo spettacolo è stato scritto da Cinzia Marseglia e Lucia Vasini, anche protagoniste in scena con Beatrice Marzorati. La regia è di Lucia Vasini.
Intervista a Lucia Vasini e Cinzia Marseglia
Che tipo di rapporto c’è tra Dorabella e Fiordiligi?
Lucia Vasini: Siamo delle brave ragazze.
Cinzia Marseglia: Anche complici.
Lucia Vasini: Cinzia è Dorabella e io sono Fiordiligi. Abitiamo in due appartamenti attigui che abbiamo ereditato.
Cinzia Marseglia: Separati solo da un muro e abbiamo il pianerottolo in comune. Un appartamento bellissimo con piante, arazzi e tappeti.
Lucia Vasini: Lì passiamo la nostra vita sociale solo tra noi due, perché facciamo le influencer.
Cinzia Marseglia: Con milioni di follower, lo dobbiamo dire.
Sono due eroine dei social network?
Lucia Vasini: Sì, di Tik Tok, Instagram, Facebook e YouTube. Quando nostra madre o le nostre zie avevano bisogno di qualcosa, chiedevano alla vicina di casa. Invece adesso chiediamo a Google. Una volta le nostre guide erano i santi.
Cinzia Marseglia: Sant’Antonio da Padova che ci aiuta a trovare le cose che non troviamo, santa Marta che protegge i matrimoni, santa Rosalia, san Francesco.
Lucia Vasini: Questo è uno spettacolo ibrido.
Quali sono le violenze più sottili che vivono le donne?
Lucia Vasini: La violenza psicologica di cui non si parla, è quella più sottile. E’ anche più difficile da individuare e la stessa persona che si trova in mezzo a questa cosa non riesce a diventarne consapevole. E’ un po’ come Casa di bambola del 900 di Ibsen. Nora alla fine capisce.
Cinzia Marseglia: A cui si può collegare anche la violenza economica.
In che modo questo spettacolo può essere un esempio di teatro civile e sociale?
Lucia Vasini: Parte dalla comicità, quindi da una situazione comica che aiuta tantissimo, perché noi possiamo parlare della depressione nella prima parte quando facciamo il flashback della nostra idea, della nostra nascita delle sorelline a Villa Mozart, dunque la situazione aiuta, perché poi, a un certo punto, c’è un cambio di registro, perché lo si deve fare per forza se si vuol fare teatro civile. Senza cartelli ma vivendo una situazione.
- Intervista video di Andrea Simone
- Clicca QUI per iscriverti al nostro canale YouTube e vedere tutte le interviste video di Teatro.Online
- Foto in evidenza di Laila Pozzo
- Si ringrazia Giulia Tatulli