MADDALENA CRIPPA È “L’ALLEGRA VEDOVA”

L’opera musicale più rappresentata al mondo arriva al Teatro Menotti di Milano. L’Allegra Vedova vede protagonista Maddalena Crippa fino al 18 marzo. L’attrice e Bruno Stori, che ha anche firmato la regia, hanno rielaborato il testo originale scritto da Victor Leon e Leo Stein, che il 30 dicembre 1905 ottenne al Teatro An-der- Wiein un successo senza precedenti. Siamo di fronte a una fiaba a tempo di valzer, un ballo che da sempre provoca il rilascio delle endorfine, le molecole della gioia. Accompagnata da quattro musicisti (Giampaolo Bandini, Giovanni Mareggini, Mario Pietrodarchi e Federico Marchesano), la Crippa presenterà al pubblico le canzoni del repertorio più diversificato e svariato.

La parola a Maddalena Crippa

“In questo spettacolo lei canta e recita. Vive quindi un’esperienza più forte di un semplice spettacolo di prosa teatrale, giusto?”

Io ci sono già abituata perché ho fatto molti spettacoli di teatro-canzone. Credo che questo sia il sesto o il settimo. Qui c’è ovviamente una difficoltà maggiore perché si tratta di operetta: io sono un mezzosoprano e interpreto sia lui che lei cantando nei due registri, cioè in basso per l’uomo e in alto per Anna Glavari. Questo ha richiesto uno studio e una preparazione supplementari. 

“Quali canzoni ci sono in scaletta?”

“Le più celebri: il valzer, la canzone di Anna dell’inizio, quella famosissima del chiosco e ovviamente quella di Danilo “E’ scabroso la donna studiar”, che è forse la più conosciuta di tutta l’operetta. 

“Quali difficoltà ha incontrato, se ce ne sono state, a interpretare il doppio ruolo di Anna Glavari e del principe Danilo?”

Siccome io faccio un cambio velocissimo che non ha bisogno né di orpelli né di costume né di caratterizzazione, passo da un’attitudine maschile a una femminile. Questo ha richiesto molto esercizio perché all’inizio avevo fatto un lavoro più esteriore, diventato adesso molto più interiore e molto più bello perché parla maggiormente alle persone.

“Sono i due poli completamente opposti, giusto?”

Io interpreto diversi ruoli perché faccio il narratore, Anna, Danilo, le Grisettes e Camille De Rossillon, cioè i personaggi rimasti in quest’adattamento, che è una riduzione. L’operetta ha l’orchestra, le scenografie, i costumi, i ballerini, i cantanti e gli orpelli più numerosi. Qui invece il regista Bruno Stori ed io abbiamo fatto una riduzione da café chantant che trovo particolarmente riuscita.

(intervista in video di Andrea Simone)