BEATRICE BALDACCINI E THOMAS SANTU, “PRETTY WOMAN”

E’ uno dei film più famosi della storia del cinema: Pretty Woman ora diventa un musical. Vivian Ward è una prostituta che accetta di passare una settimana con Edward, un ricco uomo d’affari. Via via la relazione tra i due si farà sempre più intensa fino a che Vivian non arriverà a innamorarsi letteralmente di Edward e tutto finirà come in una favola. Esattamente come desidera Vivian: #vogliolafavola.

L’intervista video a Beatrice Baldaccini e Thomas Santu

Pretty Woman è in scena al Teatro Nazionale di Milano fino all’8 gennaio 2022. Scritto da Garry Marshall e J.F. Lawton, con le musiche e i testi di Brian Adams e Jim Vallance, lo spettacolo è diretto da Carline Brouwer con la regia associata di Chiara Noschese. Ne sono protagonisti Beatrice Baldaccini nel ruolo di Vivian Ward e Thomas Santu in quello di Edward Lewis. Completano il cast Cristian Ruiz (Happy Man, Mr. Thompson e Mr. Hollister), Martina Ciabatti Mennell (Kit De Luca), Gabriele Foschi (Philip Stuckey), Lorenzo Tognocchi (David Morse), Federica Basso (Violetta), Claudio Ferretti (Alfredo), Martina Cenere (Susan), Pietro Mattarelli (Giulio) e Gea Andreotti (Scarlett).

Immagini del canale Youtube “DanzaDanceTv”

Intervista a Beatrice Baldaccini e Thomas Santu

Quali sono i punti di forza di questa storia?

Beatrice Baldaccini: Sicuramente il punto di forza è che è una favola moderna con personaggi molto reali. Quello che dico sempre è che chiunque sia nel pubblico si rivede in qualcosa dei nostri personaggi, non solo dei nostri due ma di tutti gli altri. Quindi è bello andare a teatro e rivedersi nelle storie degli altri. Questo è un punto di forza grande.

Quanto è diverso l’impianto teatrale di questa commedia rispetto alla versione cinematografica?

Thomas Santu: E’ abbastanza diverso per il semplice fatto che ci sono alcune cose che devono essere modificate per renderle teatrali e convenzionali rispetto a dove siamo e dove ci troviamo. Ci sono alcune piccole cose che cambiano, ma la storia rimane quella, il messaggio rimane quello. Ci sono degli ingredienti leggermente diversi, ma sono gli stessi che ci sono a Broadway. Lo stesso spettacolo che c’è a Broadway è riscritto e riadattato in questo teatro. Inevitabilmente ci sono degli aspetti che sono cambiati. Per esempio non può entrare la macchina, non abbiamo il cavallo bianco. Però abbiamo tutti gli elementi iconici: ci sono la vasca, lo shopping, la collana all’opera. Ci sono questi aspetti che richiamano ovviamente il film perché sono sacrosanti. Altre cose erano invece più complicate.

Quali sono i sentimenti che contraddistinguono i personaggi?

Beatrice Baldaccini: Per quanto riguarda il mio, lei è sicuramente senza paura. Credo che sia la cosa più grande che ha e anche quella che la porta a fare il cambiamento nella sua vita, dalla strada fino a prendere in mano la sua vita e decidere di cambiarla totalmente, senza paura.

Thomas Santu: Edward è una persona che cambia molto il suo modo di vivere grazie a Vivian. Quello che lei ha lui lo impara attraverso di lei e attraverso l’amore che piano piano comincia a provare. E’ un uomo inizialmente molto egoista e incentrato sul lavoro. Scopre attraverso Vivian degli aspetti che in lui erano molto imprigionati. Si libera grazie a lei.

Temete il confronto con Julia Roberts e Richard Gere?

Beatrice Baldaccini: Secondo me non ha senso di esistere. E’ strana questa cosa, perché è talmente iconico che ci chiedono sempre se ci paragoniamo a Richard Gere o a Julia Roberts, però noi stiamo facendo i personaggi che hanno fatto anche loro, quindi noi ci mettiamo in gioco.

Thomas Santu: A volte si ha la percezione che questi personaggi siano diventati molto più iconici del film stesso, nel senso che si perdono un po’ quelle che sono le sfumature delle caratteristiche dei personaggi. Noi abbiamo invece lavorato su quello, perché io non ho esattamente l’aspetto di Richard Gere, lei sicuramente ha molto di più quello di Julia Roberts, però abbiamo lavorato molto di più sulle caratteristiche dei personaggi, sulle sfumature, sulle peculiarità, sulle attitudini, sulle abitudini piuttosto che su loro due che sono assolutamente inimitabili.

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  • Intervista video di Andrea Simone
  • Foto in evidenza di Mario Mele
  • Si ringrazia Lia Chirici per la collaborazione