“LA BIBBIA RIVEDUTA E SCORRETTA” DEGLI OBLIVION

Ironici fino a sfiorare il sarcasmo, dissacranti e pungenti, tornano gli Oblivion. La squadra vincente formata da Davide Calabrese, Graziana Borciani, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli si cimenta questa volta con la madre di tutti i testi: La Bibbia.

Il trailer

La Bibbia riveduta e scorretta è il titolo del musical in scena al Teatro Quirino di Roma fino al 6 gennaio con la regia di Giorgio Gallione. Uno spettacolo per tutti, credenti e non, atei e laici, destinato persino a chi avrà voglia di risentirsi un po’.

Intervista a Davide Calabrese

Dopo I Promessi Sposi, un testo in cui la vera protagonista non è Lucia Mondella, ma una Provvidenza fin troppo invadente, ora siete in scena con un altro spettacolo in cui vi confrontate con la religione. Arriverete a essere anche qui un po’ blasfemi?

“Secondo noi sì. Abbiamo già iniziato a sperimentare il cammino religioso con Papale e Quale, una serie di video da noi pubblicati su Youtube, dove alternavamo le canzoni dei cantanti moderni con i brani tipici di chiesa. Facevamo per esempio il verso a Piero Pelù che canta Servo per amore.

Questa volta ci siamo misurati con il libro dei libri: la Bibbia e anche in questo caso l’intento era quello di essere blasfemi. Il problema è che però ci hanno scritto e ci scrivono moltissime parrocchie e tantissimi sacerdoti entusiasti per il nostro lavoro, quindi abbiamo mancato il bersaglio ancora una volta.”

“Lo spettacolo ha già girato molti teatri d’Italia. Come ha reagito il pubblico, che anche stavolta è parte in causa?”

“La cosa più bella per noi è non aver deluso i fan della parodia, quelli che amano la canzone con la stessa melodia dell’originale ma con parole diverse. Stavolta le musiche sono tutte nuove, quindi lo zoccolo duro dei nostri fan è stato messo a dura prova. Sembra però che siano felicissimi lo stesso, anche perché lo spirito dissacrante degli Oblivion non è affatto cambiato. Ci eravamo semplicemente un po’ stufati di prendere le canzoni famose dei cantanti e cambiarle.

Il salto di qualità esigeva quindi una nuova colonna sonora. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare la novità, tranne in due casi: durante il momento della circoncisione due spettatori si sono alzati e se ne sono andati. E’ stato un momento delicato, ma farlo digerire a tutti non è facile.”

Una scena dello spettacolo

“Perché puoi essere Dio sceso in terra, ma se non hai un buon ufficio stampa, non sei nessuno?”

A questa domanda Davide scoppia a ridere e risponde:

“Lo sai meglio di me: gli uffici stampa fanno il bello e il cattivo tempo con tutti e soprattutto decretano il successo di un’opera, sia essa audiovisiva, editoriale o teatrale. Non a caso tu e io parliamo grazie a un ufficio stampa che ci ha messi in contatto. Quindi anche Dio sceso in terra ha un potere limitato senza un esperto di comunicazione. Ecco quindi che Gutenberg si mette a dare qualche consiglio al povero Padre Eterno che fino a quel momento da quel punto di vista era un po’ carente.

Gutenberg però non ha solo il ruolo dell’ufficio stampa, ma anche quello dell’editore che lo frena quando mette troppi particolari e gli spiega che la gente vuole vedere sesso e violenza. Consiglia quindi a Dio di far tagliare una parte del corpo all’uomo, ovvero il pisello, ed ecco che nasce la circoncisione. Dio però era contrario a questo rituale e non capiva assolutamente che motivo ci fosse di tagliare qualcosa che lui stesso aveva creato. Ma Gutenberg era un grande fan dei film sulla mafia e non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Dunque Abramo non ha potuto fare altro che dimostrare la proria devozione e obbedire. La Bibbia è dunque un mix tra le intenzioni di Dio e quelle dell’ufficio stampa.”

“Geniale! Che rapporto ha Davide Calabrese fuori dalla scena con la religione?”

“Un rapporto di grande rispetto. Non avendo il dono della fede, guardo con grande invidia i fedeli radunarsi in chiesa la domenica mattina. Non sto scherzando: ho smesso di frequentare le parrocchie tanti anni fa. Di solito si dice che con la vecchiaia si ritorna santi, quindi ne riparleremo tra qualche anno!”

  • Intervista di Andrea Simone
  • Si ringrazia Alessandra Paoli per la gentile collaborazione

Dopo Roma, ecco le date del tour degli Oblivion:

17 gennaio | MEZZOLOMBARDO (TN) | Teatro san Pietro
18 gennaio | BOLZANO | Teatro Cristallo
19 gennaio | BERGAMO | Teatro Creberg
dal 23 al 27 gennaio | TRIESTE | Teatro Rossetti
1-2 febbraio | FIRENZE | Teatro Puccini
8 febbraio | LUGANO | Palazzo dei Congressi
9 febbraio | VERBANIA | Teatro Maggiore
15-16 febbraio | GENOVA | Teatro Politeama Genovese
19 febbraio | RIVA DEL GARDA (TN) | Sala dei Mille
20 febbraio | ALA (TN) | Teatro Comunale Sartori
21 febbraio | SAN DONATO MILANESE (MI) | Teatro Troisi